Il Servizio sanitario nazionale (Ssn) accolga una «fetta» delle attività professionali. E’ il messaggio lanciato dalla presidente di Confcommercio professioni Anna Rita Fioroni
Il Servizio sanitario nazionale (Ssn) accolga una «fetta» delle attività professionali che, in Italia, svolgono circa 90 mila operatori della salute tra optometristi, insegnanti di pilates e yoga, odontotecnici ed erboristi. E ciò perché sono figure (collocate al di fuori del perimetro ordinistico) e che si impegnano nel mantenimento della buona forma fisica e dell’equilibrio psichico nella collettività «attraverso la prevenzione, per evitare l’insorgere della malattia». E’ il messaggio lanciato ieri mattina. alla Camera dei deputati, dalla presidente di Confcommercio professioni Anna Rita Fioroni‚ nel corso di un convegno promosso dalla sua stessa Confederazione per mettere in risalto la necessità di arrivare alla valorizzazuine mediante nuove regolamentazioni di profili non certamente sovrapponibili, bensi integrabili con il personale sanitario «tradizionale»; fra i casi menzionati di soggetti su cui investire al fine di incentivare la cura del benessere globale c’è quello dei manager dello sport considerata la giusta enfasi che, da tempo, viene posta dalle Istituzioni e dalla società nei confronti dell’importanza per la popolazione di avere corretti stili di vita nelle diverse stagioni anagrafiche, anche per affrontare al meglio il fenomeno del graduale prolungarsi dell’eta. Avanzano, poi, di numero (ma la quota appare ancora sottostimata) coloro che, con le giuste qualifiche, insegnano in studi «ad hoc» (non-nelle palestre), con macchinari e attrezzi, la disciplina riabilitativa ideata dal professionista tedesco, naturalizzato americano, Joseph Pilates: nella nostra Penisola ha riferito Fioroni a Italia Oggi: «le associazioni che aderiscono alla nostra Confederazione ne hanno censiti 2.900″. Presente all’evento la deputata di FDI Marta Schifone, secondo cui il futuro delle categorie e dei professionisti si gioca sulle competenze “solo se si potranno governare i processi del salto tecnologico che stiamo vivendo, con la qualificazione e riqualificazione del personale e l’orientamento dei giovani.
Simona D’Alessio, ItaliaOggi – 5 giugno 2025