«Fare rete con gli altri scali? Bologna non si tira indietro, attendiamo la Regione»
Enrico Postacchini, presidente dell’aeroporto: Galeazzo Bignami (capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera) sul Carlino rilancia l’esigenza di puntare su un sistema aeroportuale regionale che metta in rete i vari scali. L’orizzonte è quello di ricevere 20 milioni di passeggeri all’anno in Emilia-Romagna. Qual è la posizione del Marconi in questo contesto? «La Regione ha avviato un percorso per una legge regionale (che porti a un piano di sviluppo coordinato, ndr). Attendiamo gli esiti di questo percorso, che viale Aldo Moro sta portando avanti con i propri advisor. La Regione farà la sua proposta, insomma, dopodiché noi faremo le nostre valutazioni sulla possibilità o meno che venga realizzata. L’impegno è stato già preso».
Più in generale, il Marconi sta vivendo mesi di profonde trasformazioni. E la stagione estiva si avvicina. Quale sarà l’approccio ai mesi più caldi dell’anno per i viaggiatori? «Siamo assolutamente in linea con il cronoprogramma di cui ci siamo dotati».
II restyling complessivo dello scalo procede speditamente, quindi? «Questa, dopo lo scorso anno, sarà una seconda estate complicata per i lavori dentro il terminal. Tuttavia ci aspetta una stagione molto diversa…».
Quali sono le premesse? «Avendo ultimato la parte che riguarda i controlli di sicurezza, siamo riusciti a ottenere un notevole risparmio di tempo. E anche i benefici in termini di efficienza sono notevoli. Basta andare a qualunque ora in aeroporto, e ci si rende conto di come la situazione sia molto diversa rispetto a dodici mesi fa ad esempio».
Si è cercato di pia nificare meglio la gestione dei flussi? «Gli interventi che stiamo mettendo in campo ai gate sono invasivi, ma beneficiano del coordinamento applicato a inizio anno».
Che, nello specifico, in cosa si traduce? «Innanzitutto, le compagnie aeree hanno distribuito meglio i voli nei vari slot orari durante il giorno. In questo modo la situazione è sotto controllo. Per avere giornate difficili, in sostanza, servirà uno sciopero o un evento particolare perché, a condizioni normali, il quadro non è confrontabile con quello a cui eravamo abituati».
In passato è emerso anche il nodo della sosta selvaggia: molte persone arrivano al Marconi per accompagnare un passeggero e lasciano la macchina con le quattro frecce (o simili) a bordo strada e all’interno della rotatoria… Le ‘famose’ telecamere contro i furbetti sono in arrivo? Si era parlato di installarle entro l’estate. «Non saranno pronte per questa estate, purtroppo. Ricordo che si tratta di un investimento dell’aeroporto, ma il Comune ne raccoglierà i frutti: il tema sta vivendo alcune questioni burocratiche e diversi rallentamenti. II nuovo parcheggio, invece, sarà pronto per il primo agosto».
Infine, il capitolo People Mover: Comune e Marconi Express hanno presentato una richiesta di finanziamento al ministero dei Trasporti per potenziare il servizio, con ulteriori navette e un nuovo deposito. Cosa ne pensa l’aeroporto? «Dal nostro punto di vista, un servizio più strutturato non può che essere assolutamente positivo. Per quanto riguarda i trasporti bisogna favorire la multimodalità, per noi è questa la direzione. Ben venga, allora, anche la corsa suppletiva con una linea di bus attivata appositamente per l’aeroporto. Così come staremmo meglio se ci fossero più taxi. Ma mi lasci dire anche un’altra cosa…».
Prego. «Con tutti i difetti che può avere, il People Mover è fondamentale ed è sempre pieno. Se oggi non ci fosse, avremmo molte più difficoltà dal punto di vista della mobilità, che è un problema della città intera.
Francesco Moroni, Il Resto del Carlino – 4 giugno 2025
