Il mezzo girerà per le località italiane effettuando screening gratuiti
Se il paziente non va in ambulatorio, allora sarà l’ambulatorio ad andare dal paziente. Con questa intenzione il quarto bus della prevenzione della Fondazione Ant donato dall’azienda modenese Alcar Uno è finalmente pronto per un lungo viaggio. L’ambulatorio mobile, come spiega la Fondazione, è dedicato ai progetti gratuiti di diagnosi precoce organizzati da Ant. A fare tutto il lavoro, assieme al personale medico, il dermatoscopio manuale per le formazioni pigmentate, e l’ecografo che, attraverso le sonde, si attiva su diverse tipologie di visite. Dalla tiroide, allo screening testicolare, fino a melanomi, all’analsi del seno, dei reni e della vescica. Già nel 2024, la fondazione Ant aveva effettuato a bordo degli ambulatori mobili più di 7mila visite, sulle 23mila totali offerte nel corso dell’anno, e tra queste: 31 controlli ginecologici, più di quattrocento ecografie mammarie, quasi 260 ecografie testicolari, e oltre le tremila per melanoma e tiroide. Il nuovo ‘bus’ di Ant, che si differenzia dei precedenti tre ambulatori mobili principalmente per la funzione di prevenzione e la cui realizzazione si è aggirata sui 150mila euro, già dalla prossima settimana si muoverà per tutta la penisola. Con una prima tappa prevista in Toscana, il grande mezzo assieme agli specialisti Ant, saranno a disposizione di tutte le aziende che lo richiederanno all’interno dell’ambito di welfare, e che si inseriscono nella rete di sostegno della Fondazione.
«La prevenzione oncologica è un tema per nulla banale – ha ricordato Raffaella Pannuti, presidente dell’associazione – dalla quale passa, anche attraverso sinergie come quella fra Ant e Alacar Uno, buona parte della capacità di opporci a una crescita nell’incidenza delle neoplasie resa inesorabile anche dall’invecchiamento della popolazione». «Per i tumori di cui noi ci occupiamo e che non sono oggetto di screening di massa, la diagnosi precoce ha un senso – ha aggiunto Valeria Bonazzi, oncologa e coordinatrice nazionale dell’Unità operativa Ant –. Se diagnosticati per tempo possono essere, non solo curati ma anche guariti». Intanto, in attesa della partenza del quarto ambulatorio mobile e che fino a dicembre ha il calendario già pieno, si è attivata la raccolta fondi per un quinto
mezzo.
Gioia Gentile, Il Resto del Carlino – 21 maggio 2025