Postacchini e il Marconi. «Disparità in regione Alleanze complicate»

E domani debutta il nuovo bus tra scalo e stazione

«L’aeroporto Marconi è una destinazione in Europa e ha tutte le interconnessioni per il mondo». Lo dice Enrico Postacchini, presidente dell’Aeroporto e di Confcommercio Ascom, ospite di Caffè Carlino. Ai microfoni di Casa Carlino, in piazza Minghetti, Postacchini accende i riflettori sulla crescita del polo e le linee guida del masterplan: «Il Marconi sta crescendo come tutti quelli che hanno la fortuna di operare in un luogo favorevole. Spesso è difficile per le compagnie aeree gestire una crescita che va al raddoppio di domanda di passeggeri in carenza di macchine». Un problema, questo, avvertito ovunque e Bologna, «nel suo piccolo, rappresenta la centralità di questa regione – spiega il presidente – e nel tempo ha sviluppato programmi e investimenti traguardati al 2030». E ora, il consiglio insediato esaminerà «il masterplan del prossimo quindicennio» che va dal 2030 al 2046, anno di fine concessione. «Il masterplan che stiamo realizzando e che terminerà con l’aggancio finale del molo aggiuntivo a quello attuale ha richiesto sette anni di trafila burocratica e permessi – analizza -.

Cominiciamo oggi a lavorare per il futuro, pensando a uno sviluppo e a una sostenibilità che devono essere compatibili con il territorio». Pensando a un’ipotetica alleanza e integrazione tra aeroporti, soprattutto con gli scali più piccoli, Postacchini ha le idee chiare: «Questo è un processo iniziato in altri ambiti, come bancari e industriali. E giusto che il Marconi si guardi intorno per capire come ottimizzare la propria scelta – scandisce -. Bologna è un aeroporto piccolo a livello globale, ma è grande in Italia ed è al terzo posto per i cargo». Questo dimostra che il polo è nato grazie a «imprese che lavorano in import e in particolare in export. In un anno processiamo 56 milioni di tonnellate, l’agroalimentare rappresenta una piccola quota, ma il 5% delle tonnellate che va in export è di quel settore». Tornando alle integrazioni tra scali, «se sono intelligenti ci piacciono – chiude -. Ma in regione oggi la disparità è abissale: se dovessimo lavorarci, servirebbe un progetto regionale dove anche il pubblico fa la sua parte. Ma sarebbe in ogni caso complicato». Nel frattempo, c’è una novità nell’ambito del collegamento tra scalo e città: domani mattina, alle 3,45, debutta la nuova linea Q di Tper, che collegherà il Marconi con il Maggiore, ogni 30 minuti, seguendola tariffa urbana di 2,30 euro e sarà valida la tariffa integrata per i possessori di un titolo di viaggio Marconi Express. Per l’orario notturno sono previste diverse corse che prolungheranno il tragitto da e per la stazione. La linea effettuerà 12 fermate verso il Marconi e otto verso l’ospedale. Questa è una «novità assoluta utilizza bile con biglietti urbani e abbonamenti mensili e annuali», afferma l’assessore alla Nuova Mobilità Michele Campaniello.

Mariateresa Mastromarino, Il Resto del Carlino 18 maggio 2025

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