Confcommercio: bene l’economia, non i consumi

Report sulla congiuntura. Sotto controllo l’inflazione

Bene i fondamentali, con l’inflazione che resta sotto controllo. Ma i consumi sono fermi: «I comportamenti di spesa delle famiglie sono ancora molto prudenti». Così, stando alle stime di Confcommercio, ad aprile e maggio il Pii crescerebbe su base congiunturale dello 0,1%, valori che porterebbero nel mese in corso la variazione su base annua allo 0,8%.

Sono queste le indicazioni principali che emergono dall’ultima indagine congiunturale di Confcommercio che sottolinea «la difficoltà delle famiglie di tornare su un sentiero di crescita della domanda, più che alle dinamiche reddituali, comunque positive». La causa? permanere, anzi al peggiorare, delle aspettative per il futuro. Infatti secondo Confcommercio l’economia italiana, dopo un primo trimestre complessivamente positivo, in cui è stata confermata la stima di una crescita congiunturale dello 0,3%, mostra indicatori in alta frequenza progressivamente in fase di indebolimento.

Negli ultimi mesi, osserva la confederazione guidata da Sangalli, si è assistito ad un peggioramento della fiducia di famiglie e imprese che, al netto delle turbative generate a febbraio- marzo-aprile dai diversi effetti di calendario, lascia ipotizzare come il secondo trimestre potrebbe avere dinamiche produttive più contenute. I fondamentali dell’economia restano, comunque. L’inflazione resta sotto controllo. «Le nostre stime per il mese di maggio – si legge nel report – confermano l’ipotesi di esaurimento degli impulsi registrati sui prezzi al consumo a partire dall’autunno scorso, sempre di modesta entità. Nel mese di maggio i prezzi al consumo sono attesi crescere dello O, 1% congiunturale, portando l’incremento su base annua all’1,8%, in lieve rallentamento rispetto al 2,0% di aprile».

A questo andamento contribuirebbe in larga parte il permanere di una tendenza al rallentamento dei prezzi degli energetici con i prezzi dei carburanti ai minimi degli ultimi tre anni. «La stabilizzazione dell’inflazione su questi valori anche nei prossimi mesi, unitamente a una politica monetaria più accomodante e al permanere di dinamiche moderatamente positive sul versante dell’occupazione e dei redditi, potrebbe contribuire a migliorare le aspettative delle famiglie».

Red. Eco. Qn Il Resto del Carlino Economia – 16 maggio 2025

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