Agrofutura abbraccia tutta la città. Ristoranti, bistrot e panetterie: un menù speciale per fare festa

Sabato 17 maggio 23 esercizi Ascom aprono le porte con tante sorprese per i partecipanti al festival. Dal salame rosa alle ravioline bolognesi, è l’occasione per degustare le eccellenze

Entrare nelle botteghe storiche di Bologna, nelle salsamenterie, nelle enoteche, nei ristoranti, nelle drogherie, nelle pasticcerie; varcare la soglia di profumati panifici, di preziose librerie e suggestivi negozi di charme. Il festival Agrofutura, il grande progetto editoriale e territoriale firmato QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino e La Nazione che arriva in città il 16 e 17 maggio in collaborazione con le Regioni Emilia-Romagna e Toscana e con main partner BPER Banca e partner OROGEL, sabato 17 abbraccerà la città, espandendosi tra le sue caratteristiche strade. L’iniziativa in collaborazione con Confcommercio Ascom Bologna si chiama «Agrofutura in città» e vede 23 esercizi commerciali selezionati, aprire le proprie porte e far vita a un percorso gustoso per scoprire da vicino prodotti della filiera agroalimentare eccezionali. Tamburini, II Banco del Pane, Ristò Pallotti, Enoteca Italiana, Piron el Furnar, Enoteca Italiana, Formaggeria Barbieri 1968, Vinoteca Bologna, II Principe in centro, Fiaschetteria Santo Stefano, La Borbonica Caffetteria e Pasticceria, Pasta Fresca Naldi, Paolo Atti, Caffetteria Santo Stefano, Pasticceria Simiani, Drogheria Eliseo, Panificio Neri, Bottega del Caffè, Sorbetteria Castiglione, il forno di Porta Lame, la Drogheria della Pioggia, Borgo delle Tovaglie, le librerie Trame e Nanni: ecco le destinazioni di questo tour che comporranno un «Menu Carlino» e riserveranno sorprese al pubblico, tutte pensate per celebrare e raccontare la nostra agricoltura, il nostro universo green, le nostre materie prime celebri anche internazionalmente.

Ogni esercizio commerciale coinvolto, segnalato da un allestimento firmato Agrofutura e il Resto del Carlino, creerà un’esperienza nel proprio negozio: degustazioni a tema, prodotti realizzati per l’occasione, dimostrazioni. Preparatevi, perché le scoperte saranno tante. Come il salame rosa, un prodotto dimenticato da rilanciare come specialità cittadina, le ravioline alla mostarda bolognese, la degustazione dell’Amaro Bologna, prodotto artigianale ottenuto da una ricetta di famiglia, crostoni alla Bolognese creati per Agrofutura e quindi il Tagliere lungo la Via Emilia e quello dell’Appennino Bolognese. E ancora degustazione di vini Dop/Igp regionali e di prodotti Dop/Igp come la crescenta tradizionale bolognese con Mortadella fornita dall’ultima bottega artigiana di Bologna (Artigian Quality), assaggi di vini e spumanti del territorio, la specialità dolciaria La Turrita, la Lasagna Agrofutura coi prodotti Dop, le classiche pinza e raviole, la torta di riso, tre invecchiamenti di aceto balsamico IGP di Modena, il cioccolato Ma *** jani e i liquori della Distilleria Lolli, il sorbetto alla fragola Dop, il pane del Reno proposto dai forni di Agrofutura. Ma si potranno scoprire anche le ricette dei dolci bolognesi, ammirare mise en place agresti e sfogliare libri antichi dedicati al verde e nuovi, come la nuova collana 100 per cento Naturale per bambini di libri illustrati sulle materie prime diretta da Grazia Gotti. Informazioni e dettagli quotidiano.net/agrofutura-in-citta.

Benedetta Cucci, Il Resto del Carlino – 9 maggio 2025

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