Il presidente Cristiani: «Abbiamo affrontato grandi sfide, esteso le aree di produzione lungo la penisola italiana e rivisto metodi e tempi di lavorazione in campo e a livello organizzativo
«Nonostante le difficoltà dovute al cambiamento climatico siamo tornati a produrre in modo regolare e, quest’anno, siamo riusciti a superare perfino i numeri del 2020, ovvero l’anno di massima redditività registrato proprio durante il Covid». Il commento è di Massimo Cristiani, presidente di Selenella, che analizza con soddisfazione il contesto attuale. Il clima è dunque molto positivo per il Consorzio Patata Italiana di Qualità, che ha appena avviato la campagna di commercializzazione delle Patate Novelle e che da oggi all’8 maggio, sarà tra i protagonisti di Macfrut, Fiera Internazionale dell’Ortofrutta al Rimini Expo Centre. È infatti proprio la patata il prodotto simbolo dell’edizione di quest’anno, la 42esima, e a lei sarà dedicato uno spazio nel quale i il Consorzio – insieme alla Patata Dop, Agripat e Cepa – sarà presente in partnership per riscattare l’intera filiera pataticola a livello nazionale. «Negli ultimi anni – prosegue Cristiani – abbiamo affrontato grandi sfide intensificato gli sforzi produttivi estendendo le aree di produzione lungo la penisola italiana e rivisto metodi e tempi di lavorazione in campo e a livello organizzativo».
Il futuro del Consorzio include ulteriori investimenti in innovazione e tecnologia: i soci vogliono sostenere la filiera garantendo trasparenza, affidabilità e qualità, anche per dare valore e certezze economiche al territorio. Selenella vuole poi continuare a creare le condizioni per un’agricoltura sana e proficua, proteggendo i raccolti e riducendo anche l’impatto sull’am biente. «In quest’ottica –aggiunge il presidente- abbiamo scelto di essere partner del progetto di ricerca P.A.T.A.T.A., – produrre aggregando tecnici e agricoltori, tutelando l’acqua – di cui è capofila Agripat e che verrà presentato nell’ambito dei convegni del Potato Symposium a Macfrut«. Il progetto mira a dare linee guida e buone pratiche di innovazione organizzativa per i processi agricoli e di monitoraggio, per riuscire a stabilire l’applicazione di strategie di supporto alla pataticoltura in Emilia Romagna e a produrre tramite tecnologie innovative, mettendo a punto valutazioni esatte circa l’incidenza della tecnica di irrigazione nelle problematiche correlate alla presenza di elateridi e nell’impatto ambientale.
«I consumatori – riprende Cristiani – pretendono prodotti sicuri, qualitativamente elevati e preferibilmente di origine nazionale, ed è quello che garantiamo. Per Selenella crescita continua e sostenibilità delle produzioni vanno di pari passo. Portiamo grande attenzione al rispetto per l’ambiente e per l’ecosistema. Utilizziamo il metodo del la produzione integrata e consigliamo ai nostri produttori la riduzione massima degli sprechi». La filosofia sostenibile di Selenella è caratterizzata da un’agricoltura di precisione, dall’innovazione e dalla gestione oculata dell’acqua. Tecnologie all’avanguardia permettono al Consorzio di aumentare la produzione agricola e ottenere il massimo dalle coltivazioni, anche in termini qualitativi: raccogliendo e analizzando tutti i dati provenienti dal campo, grazie a una rete di sensori e al know how degli agronomi, Selenella si è ,posta l’obiettivo di aumentare la produzione riducendo contemporaneamente gli sprechi, l’impatto ambientale e i costi per le aziende agricole. «Adottiamo innovazioni all’avanguardia sia nelle tecniche agronomiche che nei nuovi sistemi di conservazione. La produzione di patate, carote e cipolle, inoltre, trae dall’impiego dell’agricoltura 4.0 altri vantaggi quali la prevenzione più efficace dalle malattie, la migliore efficienza delle colture, il risparmio economico e un?uso più razionale delle risorse, in particolare quelle idriche».
Luca Ravaglia, Il Resto del Carlino – 6 maggio 2025