Juventus e finale di Coppa Italia: entusiasmo alle stelle per il gruppo di Italiano «I ragazzi si divertono lottano come non mai, rendono i tifosi orgogliosi». E poi la richiesta di un maxischermo
«In città non si parla d’altro». Il Bologna continua a sorprendere ed entusiasmare tutti i tifosi. Anche coloro che prima non seguivano il calcio e si sono innamorati solo adesso di questa squadra. Il primo appuntamento «decisivo» è domenica contro la Juventus, partita più che mai importante per il raggiungimento del quarto posto in campionato, valevole l’accesso alla Champions League della prossima stagione. Poi, il 14 maggio, lo scontro più bello e atteso della storia recente del Bfc: la finale di Coppa Italia contro il Milan, allo stadio Olimpico di Roma. Un’altra speranza dei tifosi è che il Comune trovi il modo di «montare un maxischermo in piazza Maggiore per dare la possibilità di guardare la partita anche a coloro che resteranno in città. È un traguardo storico», dicono alcuni fans rossoblù, sorseggiando un caffè al bar. D’altra parte Bologna è in uno stato di trepidante attesa, lo si percepisce in ogni angolo della città. «Siamo tutti emozionati per questa squadra, ci rendono orgogliosi. Come città ci meritiamo un trofeo, quindi speriamo in una vittoria dopo 51 anni dall’ultima finale di Coppa Italia», apre Mariele Lodi, ricordando la partita all’Olimpico del 23 maggio 1974, vinta dai rossoblù di capitan Bulgarelli ai calci di rigore contro il Palermo. In quel frangente, il risultato nei tempi regolamentari fu di 1 a 1 con Savoldi che pareggiò al 90esimo minuto, su rigore, la rete del vantaggio palermitana realizzata da Magistrelli.
Secondo Graziello Elmi, il Bologna «è un’arma letale» perché «in alcune partite, soprattutto contro le big, ha dimostrato di poter asfaltare chiunque». Cosa manca? «Un trofeo sarebbe la ciliegina sulla torta – sottolinea Elmi -. Con l’apertura di un nuovo ciclo non mi sarei mai aspettato una squadra a un livello così alto sin da subito». Per le partite contro Juve e Milan, quindi, non si può che «essere ottimisti. Comunque vada sarà un succes so», continua. Anche per mister Italiano: «Viene da diverse finali perse. Bologna era nel suo destino, quest’ultima parte di stagione sarà la sua consacrazione»,
racconta ancora Elmi. La finale di Roma «sarà fantastica», una «notte di festa», afferma Massimo Vandi. «È un Bologna diverso rispetto agli altri anni – gioisce Vandi -. La squadra ci crede, i ragazzi si divertono e lottano in campo come non mai». Allora per il futuro non si può che sognare in grande, mantenendo comunque i piedi per terra: «Realizzare il sogno scudetto per il prossimo anno è molto difficile, l’importante è rimanere tra le prime in classifica», ricorda Andrea Bonifazzi. Non potevano mancare anche i paragoni con i grandi squadroni del passato: «È meglio questo Bologna o l’ultimo ad aver vinto lo scudetto? Ho aspettato tanti anni per vedere una squadra bella tanto quanto quella del 1964», dichiara Giovanni Tamburini.
Sulla carta «l’undici di quel periodo era più forte». Però, nei rossoblù del 2025 «vedo la stessa grinta e il medesimo entusiasmo del passato. Scudetto? Per il momento è un affare lontano, questi ragazzi, però, possono stupirci». La partita di domenica contro la Juventus avrebbe visto il ritorno al Dall’Ara di Thiago Motta, esonerato dai bianconeri ormai più di un mese fa. «Sarebbe stato bello vedere l’accoglienza della curva per il suo ritorno a Bologna. Ci ha lasciato un po’ male, è senz’altro da ringraziare ma adesso stiamo facendo meglio», argomenta Matteo Montanari. È d’accordo Vincenzo Gamberini: «Inizialmente non mi piaceva il modo di fare di Italiano, ora credo che la squadra sia meglio di quella di Motta – racconta -. I giocatori attaccano e arrivano al tiro con molta più facilità rispetto a prima, giochiamo davvero bene». Per questo, Gamberini crede che il Bologna abbia «tutte le potenzialità per vincere sia con il Milan che con la Juve», conclude.
Il Resto del Carlino, 3 maggio 2025