La visita di Mattarella alla mostra dell’associazione. Sangalli: siamo un tassello del divenire del Paese
E sono 80. Confcommercio- Imprese per l’Italia ha festeggiato ieri otto decenni di vita, ripercorrendo una storia che iniziò pochissimi giorni dopo la liberazione del Paese dal nazifascismo. «Confcommercio – ha ricordato il presidente .Carlo Sangalli – nasce il 29 aprile 1945 come confederazione delle libere associazioni di commercianti, già diffuse lungo il nostro Paese». Una “storia di popolo”, animata «dalla libertà d’intraprendere e dalla volontà di ripartire», in un Paese agricolo «diventato poi, nel volgere di pochi anni, un grande Paese industriale». Una storia collettiva, quella della confederazione che, negli anni, al commercio ha aggiunto il turismo, i servizi, i trasporti, le professioni e, infine, la cultura, portando oggi la voce di 700 mila imprese. «Ci siamo scoperti – ha proseguito Sangalli – “protagonisti del divenire d’Italia”, come ci ha definito il presidente della Repubblica, a giugno scorso», in occasione della rituale assemblea.
E proprio il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ieri ha presenziato all’inaugurazione della mostra commemorativa «Ricordare il futuro», all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Un racconto visivo e narrativo della storia e dell’identità associativa della Confcommercio, attraverso le conquiste e le trasformazioni che ne hanno segnato il cammino. Un patrimonio di documenti, immagini, oggetti e testimonianze tra cui spiccano materiali inediti o poco conosciuti, come la foto di Benito Mussolini nel palazzo romano di piazza Belli, prima che nascesse Confcommercio, quando quella era la sede della corporazione di categoria dell’epoca fascista. O l’atto costitutivo della confederazione datato 1945, l’anno della Liberazione. E la lettera autografa con cui il vate Gabriele D’ Annunzio nel 1930 esprimeva la propria ammirazione a Eliseo Magnagni, storico fondatore della gastronomia milanese Peck e fornitore di Casa Savoia. Poi una ricca rievocazione a tappe di quella che è stata la vicenda economica del Paese, attraverso il terziario, con la documentazione, tra l’altro, del primo contratto collettivo di lavoro.
E il ricordo di pietre miliari della storia del commercio in Italia, come l’avvento dello scontrino fiscale nel 1983, la minimum tax di Giuliano Amato nel 1992, accompagnati dalla rievocazione delle grandi proteste della categoria, come la storica serrata del 1996 e il pullman organizzato due anni dopo contro la riforma Bersani. Nella sequenza cronologica, i nomi dei “capitani” di Confcommercio da Amato Festi nel 1946 a Carlo Sangalli, in carica dal 2006.
Antonella Baccaro, Corriere della Sera – 30 aprile 2025