Prima una caduta con il monopattino. Il Comune: «Colpa di un avvallamento». Poi è stata la volta di una bicicletta: una ruota si è incastrata sui binari
Via Ugo Bassi era stata riaperta da una manciata di minuti al traffico. Nemmeno il tempo di veder tornare dopo mesi auto, moto e bus lungo la strada, e subito è arrivato il primo ferito. Erano le 8.30 quando un uomo a bordo di un monopattino ha preso una buca ed è caduto rovinosamente a terra. Non c’entrano nemmeno i binari della linea rossa, posati da poche settimane a lato di Palazzo d’Accursio, ma come conferma il Comune sarebbe stata colpa di «un avvallamento». L’uomo è stato soccorso da un’ambulanza del 118 e portato al pronto soccorso del Maggiore, mentre sul posto è arrivata la polizia locale. Non sarebbe in gravi condizioni. «L’assessore Michele Campaniello (Mobilità, ndr) ha subito chiesto un chiarimento alla ditta, anche tramite gli uffici – comunicano dall’amministrazione –. Si tratterebbe di un singolo punto su via Ugo Bassi in cui si è verificato un leggero avvallamento, già sistemato dalla ditta, in corrispondenza di una soletta provvisoria dove nei prossimi giorni è prevista l’installazione di un coperchio in ghisa. È in corso di approfondimento l’esatta dinamica dell’incidente che, per fortuna, non ha comportato gravi conseguenze per il conducente del monopattino, che non indossava il casco». Sta di fatto che le foto dell’incidente hanno cominciato a circolare da una chat di WhatsApp all’altra. E subito è scattata la polemica da parte del mondo politico. «Sono bastate poche ore dall’apertura di via Ugo Bassi per avere il primo incidente – sottolinea Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega in Comune –. L’amministrazione faccia mea culpa: come poteva esserci una buca in una strada finita ieri e aperta oggi? Come sono stati eseguiti i lavori?
La Giunta chiarisca l’accaduto». Di Benedetto poi rincara la dose parlando anche di «un secondo incidente»: «Questa volta una bicicletta: chi amministra non è neanche in grado di rifare una strada lasciandola sicura». La persona che guidava la bici è stata trasportata al Maggiore in condizioni non gravi, fa sapere il Comune. Da una prima ricostruzione, la bici procedeva da via San Felice verso via Indipendenza e la caduta si è verificata nello stesso punto del primo incidente: all’altezza delle due transenne posizionate a protezione della riparazione del cedimento, la persona in bici ha aggirato le transenne passando a destra invece che a sinistra come indicato dal cartello e, trovandosi in una strettoia, ha infilato una ruota tra le rotaie cadendo. Va all’attacco Fratelli d’Italia: «Questo accade quando già più voci avevano denunciato la pericolosità dei binari per bici e scooter – incalza l’eurodeputato Stefano Cavedagna –. È questo a cui porterà il tram voluto da Lepore?». «Scene inaccettabili, che confermano ancora una volta come la priorità della giunta Lepore sia la propaganda e non la sicurezza dei cittadini», aggiungono dal gruppo consiliare dei meloniani. Per Nicola Stanzani di Forza Italia «gli incidenti sui nuovi binari non sorprendono affatto né tanto meno sono i primi che si verificano».
«Da giorni sappiamo di numerosi incidenti che hanno visto anche alcuni infortuni seri a danno di ciclisti – attacca il forzista – e per fortuna almeno per ora si sono evitate conseguenze ancor più gravi. Questa è l’innovazione che ha saputo immaginare chi amministra Bologna per il trasporto pubblico locale. Alla faccia di chi sbandiera la sicurezza stradale e la ciclabilità come proprie priorità».
Via de’ Carbonesi torna alla normalità (con code). Dopo i lavori alla pavimentazione, la riapertura alla circolazione è partita con qualche disagio alla viabilità
I cantieri vanno e vengono, ma il traffico e gli ingorghi restano. Da ieri mattina anche via de’ Carbonesi è stata riaperta alla circolazione di auto, moto e bus. Sono terminati i lavori per sistemare la pavimentazione con i basoli in pietra che necessitavano di un intervento urgente, messi a dura prova dal maltempo e dall’aumento insistente del traffico con la chiusura di via San Vitale. Restano però, come detto, i disagi alla viabilità: in via Barberia, in particolare, il cantiere occupa ancora metà carreggiata all’incrocio con via Nosadella. E così, con una corsia fuori gioco, continuano a crearsi code e imbottigliamenti – soprattutto la mattina – in particolare quando i bus si trovano ad attraversare lo snodo semaforico I lavori in via Barberia, intanto, vanno avanti per un paio di giorni e finiranno domani.
Via de’ Carbonesi e una parte di Barberia sono rimaste chiuse per una decina di giorni, dal 17 aprile a ieri mattina, proprio a causa dell’intervento che aveva sollevato non poche polemiche. Soprattutto in merito ai lavori completati non più tardi di due anni fa nella stessa strada, che hanno fatto scattare sull’attenti il centrodestra, pronto a puntare il dito contro un’opera che sarebbe stata messa in campo non nel migliore dei modi. Tra chi aveva puntato il dito contro un intervento «fatto male» e chi aveva criticato l’amministrazione per non aver ottenuto abbastanza garanzie sulla tenuta della pavimentazione, rimettere mano a via de’ Carbonesi non sembrava convincere nessuno.
In particolare per le conseguenze sul traffico, con i primi giorni di viabilità completamente in tilt e i guidatori spaesati dalle nuove regole, oltre all’importanza di negare il passaggio nell’importantissimo asse Santo Stefano-Farini-Barberia, arteria principale dopo la chiusura di via San Vitale per il cantiere della Garisenda. Soprattuto ieri mattina, con il ritorno dei bus, lo stallo non è tardato a presentarsi. A tal proposito infatti Tper ricorda come nelle strade siano tornati a circolare secondo il proprio regolare percorso le linee 11, 14, 15, 19, 20, 29, 30, 38, 52, 62, 90, 96, A, C e T2.
fra. mor., Il Resto del Carlino – 29 aprile 2025