“Siamo molto preoccupati”. “Ora è dura parcheggiare. Secondo i cittadini con il cantiere – la situazione sosta in città peggiorerà“
«Non si riesce a parcheggiare. Speriamo che il cantiere duri poco, è un punto troppo importante per la città». Dalla giornata di ieri il parcheggio nell’ex Staveco è chiuso per lavori di ampliamento. L’intervento di rinnovamento totale del prezioso punto sosta di viale Panzacchi sarà completato entro l’estate e i posti auto passeranno da 180 a 305. Tuttavia questo non è abbastanza per soddisfare coloro che hanno la necessità di sostare in quell’area per raggiungere la zona del Tribunale o, in generale, la zona del centro storico: «Siamo costretti a trovare alternative, facciamo fatica a trovarle», dicono alcuni. Inoltre, «oggi pioveva (l’intervista è di Pasqua, ndr) e con la chiusura del parcheggio sarà ancora più difficile trovare un posto auto», racconta Stefania Orsi. Soprattutto «è una tragedia per chi lavora o vive nei pressi del parcheggio. Mi auguro che l’ampliamento dei posti migliori la situazione», continua Orsi. A livello di costi, la ristrutturazione nell’ex Staveco è un intervento da 2,8 milioni di euro e punta quasi a raddoppiare i parcheggi disponibili. Così, dopo un periodo di disagi, è iniziata ieri la fase che chiuderà completamente la struttura.
I posti saranno quasi il doppio, però ci vorrà tempo e sono lavori che non risolvono la necessità di parcheggi», afferma Davide Orsi, che lavora nella zona e valuta così l’intervento: «Oltre a una maggiore offerta, servirebbero soluzioni di mobilità alternative e più forti incentivi a chi decide di lasciare l’auto e usare altri mezzi per spostarsi». Anche i costi del parcheggio per un’ora suonano eccessivi per alcuni: «Due euro all’ora è troppo». Secondo Giancarlo Sartori, invece, «bisogna trovare anche altri metodi per aumentare la possibilità di parcheggiare in centro». Il cantiere ha reso ancora più evidente la necessità di soluzioni valide, ma va rispettato lo scadenzario. Molti bolognesi sperano nella fine dei disagi entro la fine dell’estate. Un altro modo per favorire il ricambio dei veicoli e garantire la disponibilità dei parcheggi è la ‘rapida rotazione’. Ci sono però delle differenze nel meccanismo di controllo: il disco orario permette di indicare l’ora di arrivo e la sosta è limitata nel tempo, mentre la rapida rotazione (attraverso un parchimetro) prevede un sistema di pagamento che permette di sostare solo per un periodo specifico. Tuttavia né quello né l’abbonamento semestrale e comunale non trovano nessun parcheggio. Non ci sono alternative, in particolare per coloro che lavorano in centro», sostiene Monia Cherubini. Più duro è il commento di Roberto Gatti: «Il problema della disponibilità cittadina di parcheggi sembra non essere un tema prioritario per l’amministrazione. Le aree sosta sono poche e ora è chiuso per lavori anche l’ex Staveco, senza una serie di valide alternative», dichiara. E aggiunge una proposta: «in Riviera, nonostante sia un contesto diverso, hanno tanti piccoli parcheggi, alcuni dei quali anche a disposizione delle attività».
È “senza’altro” una condizione «complessa» anche per Salvatore Licastro: «Così lavori allo Staveco la situazione non può che peggiorare. Bisognerebbe trovare nuove soluzioni oppure essere più tolleranti, altrimenti sembra un pretesto per guadagnare sulle rimozioni o sulle multe». Anche per Maria Grigliè «non si riusciva a trovare parcheggio con l’ex Staveco aperto, figuriamoci ora che è chiuso per lavori», afferma. Molti «usavano la struttura per raggiungere a piedi il vicino centro storico. Adesso, invece, tanti rinunceranno a venire».
Giovanni Di Caprio, Il Resto del Carlino – 23 aprile 2025