Zona Mazzini, sos degrado. «Baby gang e vandalismi. Qui ci sentiamo insicuri»

Residenti e commercianti dopo la rapina subita da un giovane in via degli Orti. «Microcriminalità e spaccio in aumento, la sera restiamo in casa per paura». Ma c’è anche chi è tranquillo

Degrado, spaccio e microcriminalità giovanile. Sono questi i problemi che preoccupano residenti e commercianti di via Mazzini alta, anche alla luce di recenti episodi di violenza da parte di minorenni. Ad incendiare il dibattito, infatti, è il tema delle baby gang. Soprattutto dopo che un giovane di 30 anni è stato pestato e rapinato da un gruppo di ragazzini nella notte fra venerdì e sabato in Largo Lercaro via degli Orti, vicino al parco della Lunetta Gamberini. Tuttavia, questo non è l’unico episodio. Anche nella zona di via Mazzin in via Emilia Levante, vicino all’ex Dima, si sono verificati altri casi, pur meno gravi, che hanno però visto come protagonisti questi gruppi di minorenni molesti. Se per qualcuno la situazione è grave, per altri invece non c’è un vero e proprio allarme. Il pensiero che accomuna tutti, però, è che «questi episodi bisogna impedirli». Ed è proprio ‘prevenzione’ la parola chiave dei residenti: «Occorre anticipare e capire il fenomeno, solo così si
possono evitare queste vicende, perlomeno una parte». Luca Sarti parla mentre spazza fuori dal suo negozio, dove è ben visibile il degrado lasciato dalla notte precedente: «Persone che dormono sotto i portici, sporco, spaccio e baby gang – afferma –.

La presenza dei cantieri non migliora questa realtà, specialmente nelle ‘aree abbandonate’ dove il degrado si accentua. Per fortuna esistono ancora ‘aree felici’ dove ognuno fa la propria parte, pulendo la sua zona. Però non dovrebbe essere compito del singolo, ma è l’amministrazione che dovrebbe occuparsi di questo». Il dato di fatto sembra essere che «le baby gang sono sempre di più e la microcriminalità è aumentata – dice Stefano Sarti –. E credo siano comportamenti dovuti a un maggior bisogno d’aiuto da parte delle persone in condizioni di disagio». Bologna è una città che «per le sue dimensioni ha un degrado purtroppo pari o addirittura superiore a centri storici italiani ben più grandi – afferma Luca Ceccherelli –.

Questo è dovuto a un aumento della maleducazione delle persone e alla mancanza di fondi per attuare politiche che possano debellare questa situazione». In questo quartiere «sembra tutto tranquillo, ma non lo è, il fatto è che la gente ormai non denuncia più atti criminosi compiuti a loro carico perché è stufa», aggiunge Ceccherelli. In particolare, «i minori non accompagnati in zona Murri compiono una serie di atti criminali, ma a pagarne le spese, alla fine, sono i cittadini onesti che devono poi rimediare ai danni commessi da terzi», conclude. La situazione è peggiorata anche per Andrea Zanetti: «Atti vandalici, calci ai distributori, furti e spaccate nei negozi. La polizia comunque sa chi sono questi baby criminali e spesso interviene», dice.

«La sera siamo quasi costretti a restare in casa – spiega Franco Pavani –, quando si esce ormai si ha paura e bisogna stare molto attenti. Perché questi ragazzini girano con addosso dei coltelli e nessuno gli dice niente?». Ida Labanti conferma: «Sono qui da 50 anni e prima si viveva bene, adesso è diventato complicato. Non solo qui in via Mazzini ma anche in altre aree della città. Infatti, esco solo di mattina e poi la sera resto a casa un po’ per paura». La pensa diversamente Luca Venturi: «In zona Mazzini-Murri si vive bene. Per fortuna noto una buona presenza delle forze dell’ordine e questo mi tranquillizza».

Giovanni Di Caprio, Il Resto del Carlino – 17 aprile 2025

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