Cittadini e negozianti. Patto per il Pilastro

L’iniziativa, sotto l’egida di Ascom, mira a migliorare la qualità della vita «Dialogheremo con Acer sul tema casa e lavoreremo sui locali sfitti Chiederemo anche di aumentare le attività di controllo del territorio»

«Insieme per un nuovo Pilastro». Più di un auspicio. Più di uno slogan. Più di un semplice obiettivo. È il nome del primo comitato misto tra cittadini e commercianti, nato sotto l’egida di Confcommercio Ascom per migliorare la qualità della vita di chi vive, lavora e fa impresa in zona. Società civile, forze sociali e attività economiche insieme in nome del Pilastro.

IL COMITATO Residenti, lavoratori e imprese hanno deciso così di unire le forze per dare un volto nuovo al quartiere, più centrale e meno periferico, condividendo ambiti e linee di azione da mettere in campo per il bene della comunità. A guidare l’associazione, senza scopo di lucro e apartitica, sarà la cittadina Barbara Scanni, con il supporto del vicepresidente Liborio Spagnolo e dei consiglieri Marco dello Preite, Sofia Cacciari, Ernesto Urbani e Cinzia Foli. Focus anche sull’edilizia pubblica e sulle palazzine Acer, molto presenti nel quartiere, che «vanno recuperate e valorizzate».

L’AGENDA Nell’agenda di ‘Insieme per un nuovo Pilastro’ entra infatti prima di tutto il tema casa: per questo, nelle prossime settimane, il comitato chiederà un incontro ad Acer per avviare un confronto sul patrimonio immobiliare *** gestito dall’ente al Pilastro. L’associazione, d’intesa con Confcommercio Ascom, lavorerà anche per implementare le attività di controllo del territorio, in un’ottica partecipata, integrata e sempre «di prossimità», favorendo così la vivibilità del quartiere e una piena fruibilità dei suoi spazi. Ma le politiche abitative e la sicurezza sono solo alcuni degli ambiti di azione dell’associazione, che punta ad un impegno a 360 gradi: si rafforzerà lo sforzo comune sia per riempire i vuoti commerciali, che rappresentano un fattore di degrado, attraendo laddove possibile nuovi investimenti, sia per migliorare la qualità architettonica generale del quartiere, a cominciare dagli arredi, dall’illuminazione, dal verde.

GLI EVENTI Grande attenzione sarà riservata al tema del recupero, della cura e della valorizzazione dello spazio pubblico, a cominciare dalle aree verdi. Ed è proprio in uno dei ‘polmoni verdi’ del quartiere che si svolgerà un evento dedicato al Pilastro, in concomitanza di un anniversario speciale: il 9 luglio il rione ‘compirà’ 59 anni, da festeggiare con un momento di aggregazione, incontro e socialità aperto a tutti. «Un evento speciale che partirà dal pomeriggio fino a mezzanotte per animare il Pilastro con iniziative e incontri all’insegna della socialità, dello sport, della cultura e dell’intrattenimento per dare la sensazione di una comunità che si ritrova», spiegano da Ascom. Non solo: proprio per cementare il rapporto con le forze dell’ordine, durante l’inaugurazione della nuova caserma dei carabinieri al Pilastro – luogo ricco di significato per Bologna – si terrà un secondo evento sempre promosso dal comitato e da Ascom proprio per «sottolineare l’importanza della presenza dello Stato attraverso la caserma dell’Arma, a garanzia di tutti i commercianti e i residenti.

L’ASSOCIAZIONE Giancarlo Tonelli, direttore di Confcommercio Ascom, commenta con soddisfazione la nascita del comitato. «È la prima realtà mista tra commercianti e residenti che costituiamo nella provincia di Bologna – sottolinea Tonelli -. lo ed Enrico Postacchini (presidente di Confcommercio, ndr) abbiamo preso questa decisione proprio per la particolarità della zona Pilastro: una zona nella quale c’è bisogno di creare un’alleanza fortissima tra residenti e commercianti. Il Pilastro presenta una socialità molto alta e opportunità forti, ma ha anche bisogno di essere rilanciato. Si tratta del primo comitato di questo tipo, ma non è detto che sia l’ultimo».

LE PERIFERIE «Sempre di più ci rendiamo conto di come la società bolognese cambia e si trasforma – prosegue il direttore generale di Confcommercio -: c’è bisogno di sostenere chi vive e lavora in questa zona, un contesto che ci interessa particolarmente perché è la periferia della nostra città. E qui occorre creare le condizioni per una vivibilità a 360 gradi dei bolognesi. Queste non devono essere soltanto ‘zone dormitorio’, ma anzi devono vivere di iniziative e di socialità. Ovviamente c’è bisogno un asse forte con tutte le istituzioni: lavoreremo assieme all’amministrazione comunale, al Quartiere e ad Acer proprio perché vogliamo guardare nel merito ai temi sociali e di sicurezza. non da ultimo, l’importanza del verde, che al Pilastro ha una presenza importante: il nostro verde va curato, mantenuto e reso protagonista. Non ci deve essere spazio per gli spacciatori, ma un luogo ritrovato come successo in questi mesi di progetto in piazza XX Settembre per creare le condizioni di una normalità e di una vita diverse da quelle attuali».

Francesco Moroni, Il Resto del Carlino – 11 aprile 2025

Kaur Daljit, commerciante: «Affitti troppo alti Bisogna intervenire»

«Al Pilastro ci sono troppi negozi sfitti da decine di anni, altri invece chiudono perché l’affitto è troppo alto da sostenere per una piccola bottega». Questi sono i problemi del quartiere secondo Kaur Daljit, proprietaria di una piccola bottega al Pilastro.

Daljit, cosa chiede alle istituzioni?

«Dovrebbero fare tutto ciò che è in loro potere per abbassare le locazioni delle attività commerciali. Tanti di noi non arrivano a pagare l’affitto e di conseguenza chiudono. Inoltre, se arrivano nuovi negozianti e si aprono quindi diverse attività, è più facile attrarre gente al Pilastro e dare maggior vigore sia a questa zona dalle incredibili potenzialità, sia a tutta Bologna».

Il Pilastro ha anche tanti giardini.

«Sì, occorre curarli costantemente, non una volta ogni sei mesi. È un rione con diversi problemi ma sono tutti quanti risolvibili, anche in tempi brevi».

Tra i problemi c’è il degrado.

«Non solo, anche incuria e spaccio. Molti di noi hanno timore a camminare per paura di incappare in qualche criminale. Diverse volte mi è capitato di chiudere le serrande del negozio quando questi facinorosi hanno iniziato a litigare tra di loro. Per paura di un’eventuale aggressione mi sono rintanata nella mia attività anche se era evidente che non ce l’avessero con me».

Ha notato cambiamenti rispetto al passato?

«Negli ultimi due mesi sono aumentate le auto della polizia che presidiano e controllano l’area. Quest’ultima cosa è molto positiva e rende più tranquilla me e anche tutta la comunità».

Giovanni di Caprio, Il Resto del Carlino – 11 aprile 2025

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