Il presidente Postacchini festeggia il traguardo del nostro quotidiano: «Abbiamo lavorato assieme a tante iniziative importanti per la città Radicamento sul territorio, professionalità e capillarità ci accomunano»
Radicamento locale, voce per le imprese, iniziative per la città: Enrico Postacchini, presidente di Confcommercio Emilia Romagna e di Confcommercio Ascom Bologna, celebra i 140 anni de il Resto del Carlino raccontando un rapporto fatto di collaborazioni, progetti condivisi e una visione comune per la crescita di Bologna. Dalla cronaca locale al sostegno alle attività economiche, il Carlino e Confcommercio Ascom hanno sempre lavorato fianco a fianco, affrontando insieme le sfide del presente e del futuro. Presidente Postacchini, II Resto del Carlino compie 140 anni: Confcommercio Ascom è sempre stata accanto al nostro quotidiano. Quali sono stati i progetti più significativi portati avanti insieme? «Sono stati tanti e tutti accomunati dall’obiettivo di valorizzare congiuntamente informazione e mondo delle imprese: l’ultimo in ordine di tempo è ‘Vetrine Rossoblù’, dedicato alla corsa Champions della squadra di calcio di Joey Saputo, ma anche ‘Porte Aperte’, sul ruolo sociale delle nostre attività economiche o ‘Pane e Carlino’, apprezzato da lettori, clienti e panificatori. Sono iniziative che fanno bene al giornale e al terziario, ma anche a Bologna: perché la Città metropolitana e anche la Regione sono più vitali se i nostri due mondi lavorano insieme».
ll Carlino presidia il territorio con la cronaca locale, un obiettivo comune anche a Confcommercio Ascom: quanto conta questa collaborazione?
«È fondamentale. L’informazione del Carlino è diventata sempre più moderna, grazie all’online e ai social, ma senza perdere in professionalità e capillarità: il giornale parla alle nuove generazioni di lettori ma ha ancora una forte vocazione «local» e questo piace molto alle nostre imprenditrici e ai nostri imprenditori, che si rivolgono quotidianamente alla cronaca per rimanere informati, ma anche per promuovere le rispettive attività e raccontare il punto di vista del terziario su Bologna e sulla Città metropolitana. A volte anche alzando la voce per dire chiaramente quello che non ci piace».
Qual è il ruolo della stampa nel raccontare le attività locali?
«La stampa, e il Carlino in primis, è un partner strategico: non penso soltanto alla pubblicità, che comunque raggiunge un target ampio e qualificato, ma al racconto quotidiano che fa di Bologna, delle sue eccellenze, delle sue potenzialità. Qui c’è lo spazio maggiore per far emergere la qualità, di prodotto e di servizio, che distingue le nostre attività economiche: retail, ristorazione, cultura, food, turismo, sono tutti punti di forza di Bologna e del nostro mondo associativo».
Così come il Carlino, anche Confcommercio Ascom ha una lunga tradizione sul territorio: quali sono state le vostre attività più importanti?
«Anche in questo Carlino e Ascom si assomigliano molto: mettiamo sempre il territorio, e la presenza sul territorio, in cima alle priorità. A volte si dice che in un paese a contare per davvero sono il sindaco, il parroco e il corrispondente del Carlino: in tante realtà locali il quarto è il presidente dell’Ascom… Battute a parte, il radicamento è importante, per un giornale come per un’associazione di categoria, e infatti è lunghissimo l’elenco delle attività che ci ha visti in prima fila al fianco dei nostri soci. Ne cito due per tutte: le feste di strada, che danno vitalità a città e paesi, e ‘XXV, che vuol strappare Piazza XX Settembre a degrado e microcriminalità».
Quali sono le sfide del futuro?
«Le sfide sono molte e le più importanti, oltreché impegnative, sono già in atto: penso alla digitalizzazione, che tocca ogni aspetto delle nostre vite, e quindi anche il mondo dell’editoria e quello del terziario. Il Carlino, come tante nostre attività economiche, ha saputo affrontare col giusto mix di intraprendenza ed equilibrio la sfida della transizione digitale: ha innovato, aprendosi alle nuove tecnologie e a un target crescente di lettori, ma senza perdere la propria identità. È quello che hanno fatto moltissime imprese del retail, del turismo, dei servizi, delle professioni e della logistica: un modello vincente che coniuga cambiamento e tradizio *** ne. Perché 140 anni di storia non si possono dimenticare e sono anzi le miglior fondamenta per un futuro di crescita. Tanti auguri al Carlino, tanti auguri al giornale della città!».
Alice Pavarotti, Il Resto del Carlino – 26 marzo 2025

Enrico Postacchini, Presidente Confcommercio Ascom Bologna