Tram, le prime diapositive. Seggiolini in ‘finto legno’ e poltroncine rosse

Il sindaco pubblica sui social le foto dei mezzi «direttamente dalla fabbrica» Si accende il dibattito online tra chi apprezza e chi critica il progetto. E Ascom torna sui ristori: «Sono insufficienti, i consumatori cambiano abitudini»

Habemus tram. A spoilerare i primi vagiti della linea tramviaria che sarà dalla ‘pancia’ della fabbrica ci ha pensato direttamente Matteo Lepore. II sindaco ha postato sui suoi canali social le prime diapositive prima della nascita l’esterno del mezzo con gli operai ancora al lavoro, oltre a diverse foto che mostrano anche gli interni dei vagoni. Coppie di seggiolini marroni ‘finto legno’ che si danno le spalle e poltroncine rosse con tanto di braccioli poco più in là, oltre a una parete sempre di color rosso intenso, che riprende i famosi esterni protagonisti del sondaggio lanciato proprio qualche mese fa dall’amministrazione. Alla fine a vincere era stata la livrea rosso e oro sconfiggendo quella soltanto rossa. Per quanto riguarda l’esterno, per ora le immagini mostrano soltanto le carene grigie in attesa di essere pitturate. Quello che è certo è che come in altre occasioni, appena si è palesato tra i bolognesi, il nuovo tram ha cominciato a far parlare di sé. Sui social il dibattito è esploso dividendosi tra chi ha accolto con fragore e gioia le immagini postate dal sindaco e chi ha voluto ribadire il proprio dissenso a un’opera che, soprattutto a causa dei tanti cantieri già apparsi sotto le Torri, ad alcuni sembra proprio non piacere. «Il biglietto per la corsa singola costerà 3 euro?», ironizza un utente, mentre un altro aggiunga: «Spero che funzionerà meglio del Marconi Express».

Altri invece sembrano apprezzare il tram fin dalle prime immagini: «Che bello, non vedo l’ora di provarlo» scrive qualcuno; «Wow, che design!» fa eco un altro. E ancora: «Prima tutti a criticare, poi lo prenderanno in tanti» è il pensiero di un utente. «Belli, dureranno da Natale a Santo Stefano», scherza un altro. Insomma, che piaccia o no, il tram ormai è tra noi e continua ad animare il dibattito. Anche i cantieri, innegabilmente, non sembrano volersi fare da parte all’interno dell’opinione pubblica. A sollevare il tema dei ristori legati ai disagi e ai cali di fatturato provocati dai lavori è Confcommercio Ascom, che parla di negozianti «sempre più preoccupati». «Ormai i cantieri si sono estesi a tante parti della città – sottolinea il direttore generale Giancarlo Tonelli – e non c’è dubbio che le politiche di ristoro al mondo delle imprese, sia quelle del commercio sia quelle dell’artigianato, per ora siano insufficienti».

Non solo, perché le prospettive all’orizzonte non sembrano floride: «Stiamo andando verso un anno e mezzo di lavori che saranno ancora significativi e quindi è chiaro che siamo preoccupati anche per il domani. Stiamo tenendo sotto controllo tutto quello che sta capitando sul tema della mobilità cittadina: vogliamo capire le conseguenze sull’orientamento da parte dei consumatori». «Gli associati segnalano preoccupazione perché la viabilità sta *** subendo delle trasformazioni che incidono poi sulle abitudini dei consumatori stessi, ad esempio nel recarsi in alcune zone della città piuttosto che in altre – insiste Tonelli -. C’è difficoltà negli spostamenti: nel venire in centro, ma anche a recarsi in alcune zone della periferia».

Dentro la Ztl, ad esempio, «i lavori del tram si sommano a quelli della Garisenda – ricorda il direttore di Ascom -, ma ci sono anche zone periferiche dove questi cantieri stanno portando modifiche significative, come intorno alla Fiera. Poi c’è la zona di Borgo Panigale-Santa Viola e adesso anche la Bolognina e Corticella». Per Fratelli d’Italia la preoccupazione di Confcommercio è «condivisibile». «E a breve arriva Cosmoprof», chiudono i meloniani.

Francesco Moroni, Il Resto del Carlino – 12 marzo 2025

Cantieri, Ascom: i ristori non bastano

Con i cantieri che ormai sono aperti in larga parte della città, i negozianti di Bologna sono sempre più preoccupati. Perché le persone «hanno difficoltà a muoversi». E da parte del Comune «le politiche di ristoro e aiuti al commercio non sono sufficienti». A fare il punto è Giancarlo Tonelli, direttore generale di Ascom-Confcommercio. «Ormai i cantieri si sono estesi in tante parti della città — sottolinea — e dall’altra parte non c’è dubbio che le politiche di ristoro e di aiuto al mondo delle imprese, sia quelle del commercio sia quelle dell’artigianato, per ora le giudichiamo insufficienti». In più, richiama, «stiamo andando verso un anno e mezzo di lavori che saranno ancora significativi e quindi è chiaro che siamo preoccupati di oggi, ma anche di domani». Per questo, rimarca il direttore di Ascom, «stiamo tenendo sotto controllo tutto quello che sta capitando sul tema della mobilità cittadina. E’ chiaro che da questo punto di vista vogliamo capire anche a livello di orientamento da parte dei consumatori cosa questa comporterà».

Corriere di Bologna, 12 marzo 2025

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