Ascom chiama il Comune. «È una città a ostacoli. Ristori, ora nuovo piano»

I commercianti: «Fondi non solo alle imprese di fronte ai cantieri». Lepore apre: «Noi a disposizione. Se ci sono buone idee le accogliamo»

Matteo Lepore vede «la luce in fondo al tram» e fissa in 450 giorni il traguardo per terminare le linee Rossa e Verde. Una luce che Ascom non vede, nonostante la «spedizione dei mille (operai)» al lavoro 7 giorni su 7, come l’ha definita il sindaco. Per l’associazione dei commercianti, infatti, nei confronti dell’opera e dei suoi disagi, serve un cambio di passo, a partire proprio dal sistema dei ristori. «L’amministrazione comunale chiede uno sforzo enorme a Bologna, che diventa un immenso cantiere che rallenterà l’operatività delle aziende e renderà sempre più complessa la vita dei cittadini», spiega Ascom. Per questo l’associazione chiede che il Comune cambi il sistema con cui assegna i ristori: «Non si tratta più di salvaguardare le sole aziende frontiste dei diversi cantieri, ma tutti coloro che operano in quelle aree della città così duramente impattate dagli effetti di una pluralità di lavori simultanei». Ascom dettaglia i motivi del suo appello a Palazzo d’Accursio, elencando le tante criticità in diverse zone della città: «La situazione di Santa Viola e Borgo Panigale, dove al tram si somma la lunga riqualificazione del Pontelungo, le prossime cantierizzazioni di Indipendenza e San Felice in centro storico, la previsione dei lavori estivi sulle intersezioni tra assi viari fondamentali rappresentano una tempesta perfetta per la mobilità bolognese: viviamo e vivremo sempre di più in una ‘città ad ostacoli’». E a questi interventi «si aggiungerà anche il maxi cantiere della linea Verde, che bloccherà la viabilità lungo la tratta Bentini-Corticella-Matteotti, isolando di fatto un intero quadrante di Bologna, insieme alle sue imprese di prossimità e ai suoi residenti», è la previsione di Ascom.

Un quadro a tinte fosche, dove emerge chiaramente che «l’effetto combinato di tanti cantieri non riguarderà più soltanto un singolo tratto di strada, ma l’intera città e questo, per la nostra associazione, sta a significare che deve cambiare radicalmente la logica di intervento comunale a sostegno delle imprese», scandiscono i commercianti. Insomma, «’la luce in fondo al tram’ devono vederla tutti, anche le nostre imprese e i bolognesi: la strada è ancora lunga e non basta l’ottimismo, occorrono misure concrete e stanziamenti diversi e superiori rispetto a quelli previsti fino ad oggi», è la linea di Ascom. Che invita l’amministrazione a mettere a punto in tempi brevi «un piano di intervento a favore delle imprese di prossimità diverso da quello attuale e soprattutto più incisivo, inclusivo ed esteso come consistenza di risorse e ampiezza territoriale».

Lepore, ieri in Santa Viola al taglio del nastro della rete degli spazi per adolescenti ‘Cresco’, non chiude alla riforma del sistema dei ristori: «Ascom come le altre associazioni di categoria sta facendo delle proposte. Noi con l’assessora Luisa Guidone abbiamo deciso di costituire dei finanziamenti per oltre tre milioni di euro che mettiamo a disposizione, in particolare, per gli sportelli che queste associazioni hanno creato. Noi siamo a loro disposizione, se ci sono delle buone idee, noi le accogliamo», conclude.

Il Resto del Carlino, 28 febbraio 2025

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