Domani nuovo tavolo, il Comune apre a sconti. Valentino Di Pisa, vice presidente vicario di Ascom Bologna, fa sapere, tramite una nota, «la netta contrarietà sugli aumenti e sulla “stretta” alle auto ibride»
Su bus e sosta via al secondo round. L’appuntamento è per domani a mezzogiorno con un nuovo incontro (online) con sindacati, associazioni di categoria e imprese del Patto per il lavoro e il sindaco Matteo Lepore per definire se ci saranno margini di ritocco a una manovra di rincari tariffari difficili da digerire. Confcommercio Ascom nonostante la disponibilità del Comune a mettere sul piatto alcune ulteriori agevolazioni sia sul trasporto pubblico sia sulla sosta – resta sulle barricate. E, almeno dalla premesse, preannuncia quello che potrebbe trasformarsi in un ‘mezzogiorno di fuoco’. Ad affilare le armi è Valentino Di Pisa, vice presidente vicario di Ascom Bologna, che fa sapere – tramite una nota – «la netta contrarietà sugli aumenti e sulla “stretta” alle auto ibride. La manovra è molto impattante e fa di Bologna una delle città col trasporto pubblico e la sosta più cari d’Italia».
Tra le criticità rilevate, i tempi, visto che «i cantieri del tram pesano quotidianamente sulle spalle della comunità» e hanno importanti ripercussioni «sulle imprese di prossimità». C’è poi un altro aspetto segnalato dall’associazione: «Un servizio di trasporto pubblico che riversa puntualmente le sue difficoltà sui passeggeri». Da qui, Di Pisa definisce «il rialzo dei costi di trasporto pubblico e sosta non un semplice correttivo, ma una stangata per utenti, automobilisti e clienti delle attività economiche. Tanto più che non si può comprimere il diritto alla mobilità privata in assenza di vere alternative di trasporto pubblico competitive e concorrenziali in termini di tempi di percorrenza, flessibilità di scelta e costi». Tra i nodi, la mancanza di un ticket unico per tutti i mezzi pubblici dell’area metropolitana con una piena integrazione tra ferro e gomma, segno che «si aumentano le tariffe ma non si migliora il servizio». Per queste ragioni «riteniamo – conclude Di Pisa – che gli aumenti deliberati rappresentino uno “strappo” che non poggiano sull’operatività di una rete di traporto pubblico moderna ed evoluta, realmente concorrenziale al mezzo privato».
Confesercenti, dopo le proposte lanciate nel primo tavolo, confida in qualche apertura da parte dell’amministrazione. L’idea su cui preme il dg Loreno Rossi è avere strisce blu meno care almeno il sabato, così da agevolare e spingere i consumi del weekend. Non solo. L’altra proposta è quella di far pagare la sosta fino alle 18 anziché alle 20, tagliando due ore di costi. Sul fronte bus, resta la proposta per i parcheggi in zona cantieri ai city pass agevolati per i residenti di Manuel Michelacci della Uil che punta a city pass agevolati per i residenti. Tutti i sindacati (Cgil, Cisl e Uil) spingono per incrementare accordi di mobilty management (a oggi sono 60 le imprese per circa 20mila addetti) con Tper e Comune, per agevolazioni tariffarie per i propri dipendenti come misura di welfare aziendale. Resta attiva la Cabina di regia tecnica tra Comune, Città metropolitana e i soggetti presenti al tavolo, per condividere dati e trovare strumenti in grado di aumentare le agevolazioni tariffarie sui bus, considerando anche le risorse comunali del nuovo fondo di adattamento climatico. Fronte amministrazione, Lepore ha aperto nei giorni scorsi ad altri sconti sulla sosta, magari anche in zone ‘calde’, come quelle interessate dai cantieri, mentre ieri la vicesindaca Emily Clancy, fronte Coalizione civica, ha ribadito l’impegno della giunta «a continuare a lavorare con le forze sindacali e con la città per migliorare il servizio bus, incrementarlo e fare in modo che siano tutelate le esigenze di spostamento». Con un obiettivo: «Individuare le soluzioni migliori e capire come proteggere alcune fasce che magari oggi, per loro particolari caratteristiche, non riescono ad accedere all’abbonamento», conclude la vicesindaca.
Rosalba Carabutti, Il Resto del Carlino – 25 febbraio 2025