Taglio del nastro con le istituzioni in Fiera per le grandi rassegne di vino e cibo Bonaccini: proporrò alla Ue un fondo anti calamità da 2 miliardi per le imprese
Slow Wine Fair e Sana Food tagliano il nastro a BolognaFiere. Protagonisti «vini e cibi di qualità e in prevalenza biologici – inizia il presidente della Fiera, Gianpiero Calzolari -. Con questo progetto offriamo un’opportunità a un mercato in cui l’origine degli alimenti e il benessere di persone e ambiente sono al centro per produttori e consumatori». Che «possono essere da traino per modelli agricoli – specifica l’assessore comunale Daniele Ara -. È fondamentale un coinvolgimento politico e culturale delle nostre comunità. Nelle mense scolastiche è importante continuare ad avere il mondo di produzioni di qualità e biologiche vicine». Focus sull’Emilia-Romagna, dove «la superficie biologica in regione è del 20%, 7mila imprese e una crescita del 70% in 10 anni – sostiene l’assessore regionale Alessio Mammi -. Ma le realtà bio non vanno lasciate sole e bisognerebbe pensare a attività *** di sostegno sui consumi», come «un credito di imposta rivolto alle famiglie che decidono di consumare prodotti biologici». Le imprese fanno fronte anche alle calamità naturali: «L’Unione europea interviene con un fondo di solidarietà, ma non basta – spiega l’europarlamentare Stefano Bonaccini -. Avanzerò la proposta, sostenuta dalla commissione agricoltura, di un fondo straordinario da 2 miliardi che possa servire come strumento di riassicurazione, un piede pubblico che dovrebbe favorire anche l’investimento delle assicurazioni private».
La filiera vitivinicola sta vivendo una «profonda crisi sistemica – sostiene Giancarlo Gariglio, coordinatore Slow Wine Coalition -, ma una fiammella di speranza c’è: la fiera è raddoppiata parlando di tematiche di cultura, informazione e qualità. II 70% degli espositori sono biologici e questo è il primo pilastro della rivoluzione della sostenibilità ambientale. I vignaioli sono chiamati a uno sforzo ulteriore, ripensando l’utilizzo del packaging». Per questo «ragioniamo sulla riduzione della grammatura delle bottiglie di vetro – aggiunge Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia -. I vignaioli vogliono lavorare con la natura e non contro». In questo senso, «il biologico è la strategia per il futuro. II 23% della viticoltura nazionale è biologica con 30mila operatori», elenca Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio. In fiera, più di 100 buyer stranieri grazie a Ice: «Faremo anche due tour, per fidelizzare il compratore estero facendogli conoscere il territorio – sostiene la dirigente Brunella Saccone -. II Made in Italy è percepito come portatore di salubrità». E dunque «non dobbiamo criminalizzare il buon bere e il buon mangiare – conclude il dg di Confcommercio Ascom, Giancarlo Tonelli -. L’unione naturale delle due kermesse ha aspetti culturali e fieristici».
Mariateresa Mastromarino, Il Resto del Carlino – 24 febbraio 2025
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