La proposta avanzata da Ascom vede favorevoli commercianti e residenti «Un buon deterrente contro azioni criminali». «Serve maggiore sicurezza». Lo stato di paura ci viene segnalato anche dai turisti che arrivano qui
«Così possiamo tornare a far risplendere la Bolognina». Il quartiere è da anni al centro di situazioni di degrado come spaccio, furti e omicidi. In questi giorni Ascom ha lanciato la proposta di dare in concessione alcuni degli appartamenti Acer alle famiglie di esponenti delle forze dell’ordine. Segnali di assenso arrivano subito anche dai commercianti del quartiere. «Se si potesse inserire degli agenti all’interno delle case Acer, sarebbe un buon deterrente contro eventuali azioni criminali – afferma Davide Barbaro del ‘Bar Pasticceria Cuppi’ -. La situazione qui è brutta, lo si nota semplicemente girando per strada. Ultimamente ce lo segnalano anche diversi clienti stranieri o turisti, che sempre più avvertono questo stato di poca sicurezza». Da tanto tempo i comitati dell’area si sono fatti promotori di una proposta analoga a quella lanciata da Ascom nelle scorse ore: «Vogliamo avere una maggiore sicurezza in zona, la maggior parte delle case Acer sono assegnate a personaggi poco raccomandabili o delinquenti. Mettere delle forze dell’ordine in un palazzo, almeno tre o quattro famiglie su venti – suggerisce Franco Romano di ‘Abbigliamento Romano’ e ‘Bottega Sacro Cuore’ – sarebbe una buona cosa».
Ogni giorno residenti e commercianti vivono «situazioni poco serene – fa notare Anna Verde di ‘Boutique Annaverde’ -. L’idea condivisa con Ascom porterà serenità e deterrenza in questa città. Due occhi in più in queste vie non possono che fare del bene. Anche perché abbiamo toccato il fondo, ora non possiamo fare altro che risalire». Utile, secondo la commerciante di via Matteotti, sarebbe anche «il ripristino di un commissariato. II nostro quartiere, a oggi, è uno dei peggiori di Bologna, solo così migliorerà la situazione». Approvazione anche dai cittadini: «Chi viene nel mio negozio – continua Verde – chiede di fare questa iniziativa. La città è allo sbando. Davanti a noi, tocchiamo sempre più con mano il mondo della delinquenza».
Poco distante da piazza dell’Unità c’è ‘Alimentari Alberto’ di Marinella Degli Esposti: «Anche noi in via di Corticella abbiamo proposto e sostenuto questo metodo. È un’idea che funziona e non è fatta per caricare ulteriormente di lavoro chi si occupa della nostra sicurezza». D’accordo anche Ivano Serio del ‘Ristorante Rococo’: «Occorrono almeno due-tre famiglie a palazzo Acer, altrimenti un singolo agente verrebbe preso di mira e minacciato dai malviventi. Come esercenti da anni ci muoviamo in questa direzione, verso la creazione di un presidio di deterrenza contro queste realtà criminali. Non tutti sono delinquenti nei palazzi Acer, ma è opportuno avere componenti delle forze di giustizia». Secondo Boris Bosi di ‘Ortopedia Bosi’, l’unico modo per risolvere il problema è dare «tutto il condominio alla polizia. Il criterio di assegnazione attuale di quel tipo di case ha rovinato tutto e portato qui questa gente».
Giovanni Di Caprio, Il Resto del Carlino – 22 febbraio 2025
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