Case Acer alle forze dell’ordine. Palla a Prefettura e viale Aldo Moro. Confronti e approfondimenti in corso

La proposta è stata avanzata da Ascom per migliorare la sicurezza nei condomini di edilizia popolare. L’ipotesi di collocare più famiglie di agenti e militari nelle palazzine scelte

C’è un’interlocuzione aperta tra istituzioni, per valutare la proposta avanzata dal direttore di Ascom Giancarlo Tonelli di assegnare alloggi Acer alle forze dell’ordine e alle loro famiglie per «garantire un presidio costante di sicurezza», come ha spiegato. Una proposta già avanzata non solo all’Azienda casa, ma anche a Comune, rappresentanti di Questura, Arma e Finanza e ovviamente alla Prefettura. Che, sull’argomento, ha già avuto uno scambio con l’amministrazione comunale e con le forze dell’ordine: per definire però una linea d’azione sarà necessario anche un incontro con viale Aldo Moro, visto che la materia è regolata da una disciplina regionale. Ovviamente la priorità sarà anche quella di garantire non solo un alloggio, ma anche una serenità abitativa agli operatori che potrebbero vedersi assegnato l’alloggio Acer. L’ipotesi su cui si lavorerà è quindi quella di favorire una collocazione non isolata alle famiglie di appartenenti alle forze dell’ordine: ossia valutare l’opportunità di assegnare più alloggi nello stessa struttura, in particolare se di grandi dimensioni.

La proposta, per come è stata avanzata da Tonelli che, sul punto, ha accolto le idee «dei nostri associati della Bolognina, Giancarlo Morisi e Simona Bentivogli, insieme con altri commercianti della zona». E il progetto sarebbe proprio quello di partire dal quartiere alle spalle della stazione, noto per le problematiche di spaccio e per il degrado, con i palazzi di edilizia popolare a fare da sfondo. Dalle idee alla concretezza, il presidente di Acer Marco Bertuzzi ha spiegato come, sul piano tecnico, la proposta vada studiata con attenzione, «in particolare – dice Bertuzzi – in merito ai requisiti per l’assegnazione degli appartamenti. Mentre su tutto ciò che è Erp non si può intervenire, in quanto la normativa è stringente e specifica, un discorso diverso potrebbe riguardare gli alloggi Ers, i cosiddetti ‘a canone calmierato’». Se il progetto proposto da Ascom si concretizzerà, bisognerà vedere se ci sono appartamenti Ers disponibili. «Ma è una questione da studiare bene – sottolinea Bertuzzi –. Gli appartenenti alle forze dell’ordine potrebbero eventualmente partecipare a bandi relativi al patrimonio Ers. Abbiamo già attivato con la Questura, in passato, un piano di questo tipo, per andare incontro all’esigenza di un alloggio per gli agenti». Tuttavia, «Solo nell’area di Bologna ci sono più di 5mila persone in graduatoria, in attesa».

Nicoletta Tempera, Il Resto del Carlino – 21 febbraio 2025

«Un agente per ogni scala» L’idea di Giancarlo Tonelli

Si chiama ‘Sicurezza in condominio’ il progetto lanciato da Ascom, che prevede la possibilità di assegnare alloggi in condomini di edilizia popolare ad appartenenti alle forze dell’ordine per migliorarne gli standard di sicurezza. «In questo modo – fa notare il direttore Confcommercio Ascom Giancarlo Tonelli – si potrebbe risolvere in parte anche il problema dell’emergenza-casa per le forze dell’ordine, che faticano molto a trovare una sistemazione. Si lavorerà quindi anche a livello di applicazione dei regolamenti sull’assegnazione degli appartamenti».

Il Resto del Carlino – 21 febbraio 2025

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