Federalberghi critica costi alle stelle e tassa di soggiorno aumentata. Fipe: «Giunta miope»
Tra tassa di soggiorno e biglietto dei bus, il Comune ‘spreme’ i turisti, ma non dà niente in cambio. È la critica mossa a Palazzo D’Accursio da Federalberghi. «Giustificare l’aumento del biglietto del bus come misura di compensazione a carico dei turisti che fino ad oggi avrebbero usufruito dei benefici del finanziamento comunale è privo di fondamento soprattutto alla luce dei continui rincari dell’imposta di soggiorno», sostiene l’associazione. «Ci rendiamo conto che i turisti sono una risorsa per tutta l’economia locale? Non parlo solo di noi albergatori, ma anche di ristoratori, tassisti, pubblici esercizi, guide, musei. Abbiamo consapevolezza che si tratta di un settore trainante che genera tra indotto diretto e indiretto una quota significativa del Pil?», chiede il presidente Celso De Scrilli.
Ad aprile dello scorso anno il Comune ha aumentato l’imposta di soggiorno raccogliendo dai turisti oltre 18 milioni di euro. A “solo” un anno di distanza è stato varato un ulteriore aumento che porterà Bologna ad essere una delle città più care d’Italia, «con un gettito da noi stimato di imposta di soggiorno a favore delle casse comunali di ben oltre 20 milioni di euro», fa sapere l’associazione degli albergatori. Giudizio severo è arrivato anche da ristoratori e gestori di bar, dopo che Lepore ha ricordato che peserà soprattuttto su turisti e utenti occasionali: «Né una soluzione né una giustificazione per i rincari previsti, ma anzi fa scattare l’allarme e porterà questi utenti altrove», ammette Fipe-Confcommercio Ascom Bologna. «L’amministrazione si dimostra miope a pensare di creare difficoltà a un potenziale mercato in crescita come quello del turismo», spiega Roberto Melloni, presidente di Fipe, critico anche sull’aumento della tassa di soggiorno.
Il Resto del Carlino, 19 febbraio 2025

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