Furti, spaccio e degrado. La ricetta di Ascom.«Le forze dell’ordine vivranno nelle case Acer»

Proposta discussa con Comune e prefetto: l’intenzione è di partire dalla Bolognina Tonelli: «Inclusione e sicurezza devono camminare insieme, facciamo presto.

Potenziare la sicurezza si può e ci sono tanti modi per farlo: uno di questi è un presidio costante e fisso delle forze dell’ordine nei palazzi che spesso presentano più situazioni di difficoltà di altri. Come? Lo spiega Giancarlo Tonelli, direttore generale Confcommercio Ascom Bologna, che ha già discusso la proposta con Prefettura, Comune e Acer: un poliziotto, un carabiniere e o un finanziere, insieme con le proprie famiglie, andranno a vivere in un condominio Acer. L’obiettivo è che ci sia una famiglia di un esponente delle forze dell’ordine in ogni scala di ciascun palazzo Acer. L’idea è di partire per ora dalla Bolognina e poi magari estendere il progetto ‘Sicurezza in condominio’ al resto della città. «In questo modo – fa notare Tonelli – si potrebbe risolvere in parte anche il problema dell’emergenza-casa per le forze dell’ordine, che faticano molto a trovare una sistemazione. Si lavorerà quindi anche a livello di applicazione dei regolamenti sull’assegnazione degli appartamenti».

L’idea è partita da «nostri associati della Bolognina, Giancarlo Morisi e Simona Bentivogli, insieme con altri commercianti della zona – sottolinea Tonelli –, i quali, preoccupati dell’evoluzione che c’è stata negli ultimi anni, in particolare per furti, degrado e spaccio, hanno immaginato che inclusione e sicurezza debbano camminare di pari passo. Quindi, per creare le condizioni perché questo avvenga, la proposta è di inserire all’interno di ogni palazzo Acer, in ogni ‘scala’, una famiglia di un poliziotto o di un carabiniere o di un finanziere, in maniera da creare le condizioni di maggiore controllo di ciò che avviene all’interno di questi palazzi». Tonelli non ci gira attorno: «Non si può negare che a frequentare di sera la Bolognina si avverta una sensazione di insicurezza ed è comprensibile che i residenti chiedano provvedimenti». Dunque, «molto bene gli interventi annunciati dal Comune, come il potenziamento delle telecamere, delle luci pubbliche e dei controlli, ma purtroppo questo non basta. È chiaro che spaccio e degrado non sono dovuti solo alla presenza di questi palazzi. Però è un dato oggettivo, e lo rivela una serie di episodi che si sono verificati, spesso provengono da famiglie che risiedono proprio in questi stabili. Lo dicono i fatti». Per prevenire fenomeni simili, «abbiamo quindi proposto il nostro piano al prefetto, che ha dato un pre-parere positivo, oltre che all’assessora Matilde Madrid, al questore e ai comandanti dei carabinieri e della Finanza. Anche il presidente di Acer, Marco Bertuzzi, ha considerato la proposta valida. Le forze dell’ordine che andrebbero a vivere in quei palazzi si accorgerebbero subito di eventuali problemi o situazioni sospette e potrebbero facilmente segnalarlo». Ora bisognerà approfondire e definire la proposta nei dettagli, «si farà un tavolo e spero si partirà il più presto possibile, ma, se c’è la volontà istituzionale, più che politica, di procedere su questa strada, la soluzione la si può trovare». Si potrà intervenire anche sui regolamenti di assegnazione delle case Acer: «Partendo dal presupposto che c’è un problema e che, di fronte a una situazione di difficoltà, per ragioni di sicurezza bisogna intervenire, questa potrebbe essere la soluzione. Ci sembra una proposta che va nella direzione giusta», commenta Tonelli.

Peraltro, così si potrebbe risolvere «in parte l’emergenza-casa, un problema molto sentito anche da parte delle forze dell’ordine. Unendo quindi le due difficoltà, questo potrebbe essere un segnale molto chiaro. Dal canto nostro, c’è la determinazione totale a raggiungere l’obiettivo». Il direttore di Confcommercio ricorda che la Confederazione è già da tempo impergnata in città a favore della sicurezza: «Abbiamo fatto partire una serie di iniziative per la lotta al degrado e allo spaccio, come quella in piazza XX Settembre, che sta procedendo bene, o come ’Porte aperte’ con i negozianti. Sono tutte forme di prevenzione di controllo nel territorio che riteniamo vadano nella giusta direzione».

Chiara Gabrielli, Il Resto del Carlino – 19 febbraio 2025

Articoli correlati

Fatturazione Elettronica

Fatturazione Elettronica

La soluzione più completa per gestire la tua contabilità.

E-mail Dipendenti

E-mail Dipendenti

Gestisci la posta con la webmail di Ascom.

PEC Clienti

PEC Clienti

La Posta Certificata per i Clienti Ascom.