«Mette Bologna in cima lista delle città col trasporto pubblico e la sosta più cari d’Italia»
I tempi, in politica, contano quasi quanto i contenuti. Ecco perché, dopo la netta contrarietà espressa su aumenti delle tariffe e ‘stretta’ alle ibride voluti dal Comune, ci sembra giusto dire che una manovra così impattante, che mette Bologna in cima lista delle città col trasporto pubblico e la sosta più cari d’Italia, è quanto meno intempestiva. Tutti sappiamo quale fase sta attraversando la città perché la viviamo ogni giorno come imprenditori, come cittadini, come lavoratori, come genitori e come studenti: i cantieri del Tram pesano quotidianamente sulle spalle della comunità.
E il servizio di trasporto pubblico riversa puntualmente le sue difficoltà sui passeggeri. Dal lato economico le cose non vanno meglio, se consideriamo le difficoltà che le imprese di prossimità e i loro clienti devono affrontare nelle zone dei cantieri. Al di là del merito della manovra, che non condividiamo, ci chiediamo se fosse davvero questo il momento per assumere una decisione di tale portata, e senza aprire un confronto con la città. Ci si è soffermati a pensare che, in questo frangente, un rialzo dei costi di trasporto pubblico e sosta non è un semplice correttivo, ma una stangata per utenti, automobilisti e clienti delle attività? Non possiamo aspettare il taglio del nastro del tram nel 2026 per ripensare la città in una prospettiva nuova, figlia di una visione condivisa che rinuncia alla tentazione di fughe in avanti o ‘strappi‘. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale che l’Amministrazione comunale si metta in ascolto e riannodi il filo del dialogo. Altrimenti il rischio è che, continuando ad assumere decisioni unilaterali, si allontani dalla realtà e dai bisogni concreti di imprese, cittadini e lavoratori.
Valentino Di Pisa, Vicepresidente vicario Confcommercio Ascom Bologna Il Resto del Carlino – 16 febbraio 2025
Valentino Di Pisa -Vicepresidente vicario Ascom Confcommercio
