Confcommercio, bollette elettriche + 24%. Sangalli : “Subito riforma oneri sistema”

“Va rivista la formazione dei prezzi e servono acquisti congiunti europei”

«Servono politiche e interventi urgenti per contenere l’impatto del caro energia su famiglie e imprese e sostenere la competitività del Paese. Da subito, quindi, la riforma degli oneri generali di sistema – che per le imprese del terziario di mercato arrivano a pesare fino al 26% sulla bolletta elettrica – la revisione dell’attuale meccanismo di formazione dei prezzi dell’energia elettrica e approvvigionamenti tramite acquisti congiunti europei. Di particolare importanza sarà accelerare sul nucleare di ultima generazione e potenziare la produzione rinnovabile». È questo l’appello del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli di fronte al caro energia.
Il forte aumento dei prezzi all’ingrosso di gas ed elettricità iniziato nell’autunno del 2024, e tuttora in corso, ha portato le bollette elettriche di gennaio 2025 delle imprese italiane del terziario di mercato (commercio, turismo, servizi), a una crescita media del 24% rispetto a gennaio 2024 e del 56% rispetto al 2019 pre-pandemico e pre-crisi energetica del 2022 (i cui picchi non sono ancora stati superati). Lo rileva l’Osservatorio Confcommercio Energia. I settori più penalizzati sono risultati gli alberghi e le grandi superfici di vendita che a gennaio 2025 hanno pagato l’elettricità il 25% in più rispetto allo stesso mese 2024, con bollette mensili intorno ai 6-7mila euro (al lordo dell’Iva).
Per quanto riguarda il gas, sempre per le imprese monitorate da Confcommercio, la bolletta di gennaio 2025 è risultata mediamente in aumento del 27% rispetto a gennaio 2024 e del 90% in più rispetto al 2019. A gennaio dell’anno scorso, questo stesso incremento rispetto agli importi medi del 2019 era di circa il 50%. Anche qui, i settori più penalizzati sono stati gli alberghi, seguiti da ristoranti e grandi negozi. Gli alberghi, in particolare, a gennaio 2025 hanno pagato il 25% in più rispetto allo stesso mese del 2024 e fino al 96% in più rispetto al 2019, sostenendo bollette mensili fino a quasi 2.600 euro a gennaio 2025, contro importi mensili di 2mila euro nel 2024 e di 1.300 nel 2019.

Secondo le stime dell’Osservatorio di Confcommercio, se i prezzi si attestassero sui valori di gennaio 2025 (quando la media all’ingrosso in Italia per l’elettricità è stata di 143 euro al MWh e di oltre 50 al MWh per il gas con riferimento al Ttf di Amsterdam), le imprese dei settori di Confcommercio sosterrebbero nell’anno in corso una spesa complessiva per l’energia di 12,5 miliardi di euro: il 17% in più sul 2024 e il 38% in più sul 2023. A parità di consumi rispetto al 2024, il costo ammonterebbe a 9,7 miliardi di euro per l’energia elettrica (1,4 più del 2024) e 2,8 miliardi per il gas (400 milioni più dell’anno scorso).

Sa. D. , Il Sole 24ore – 13 febbraio 2025

Carlo Sangalli
Carlo Sangalli – Presidente Confcommercio Imprese per l’Italia

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