Le associazioni di categoria sulla ‘stangata’ imposta ai pubblici esercizi
Le associazioni di categoria, ancora una volta, esprimono forte contrarietà sulla nuova stangata in arrivo per i dehors. A cominciare da Giancarlo Tonelli, direttore di Confcommercio Ascom: «Non condividiamo questa decisione: avevamo già chiesto al Comune di soprassedere almeno fino al termine dei due anni ancora previsti per i lavori dei cantieri – sottolinea Tonelli -. In questo momento non c’è dubbio che il centro storico sia toccato da varie misure che creano problemi alle attività, penso ai lavori per il tram e la Garisenda. Tutto questo crea difficoltà per la mobilità di bolognesi e turisti e, in questo momento di difficoltà, è chiaro che ne risentono anche le attività dei pubblici esercizi. Non era questo il momento di aumentare l’azione fiscale, ma il Comune ha deciso di procedere ugualmente con un aumento significativo: non condividiamo la decisione». Anche Confesercenti commenta la stangata: «Una scelta sbagliata in questo periodo di difficoltà per le imprese del turismo, ma grazie al lavoro di pressing della nostra associazione le nuove tariffe dei dehors sono state ridotte, anche se in misura insufficiente. L’aumento proposto in prima battuta era troppo oneroso per le attività». Sulla stessa linea anche Cna: «Siamo decisamente contrari ai pesanti aumenti delle tariffe dei canoni per i dehors nel centro – puntualizza il direttore generale Claudio Pazzaglia -. Questa decisione rappresenta un ulteriore danno per attività economiche già pesantemente penalizzate dai cantieri del tram, dal costante calo dei consumi, dal problema dell’ordine pubblico, dall’aumento della tassa di soggiorno, solo per citare alcune criticità».
fra. mor., Il Resto del Carlino – 13 febbraio 2025
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