«Di primavera i fiori a schiera a schiera…», recita uno dei proverbi più conosciuti sulla stagione che precede l’estate e sancisce la fine dell’inverno. Quest’anno, durante la fase del clima mite, anche la città porta alcune novità ‘a schiera’: dall’aumento dei biglietti del bus Tper (da 1,5 a 2,3 euro) alle nuove tariffe delle strisce blu (fino a 3,90 l’ora nella cerchia del Mille), oltre a una stretta nel centro storico sui veicoli ibridi, a metano e gpl. «Siamo delusi, sorpresi e contrari», comincia Giancarlo Tonelli, direttore generale Confcommercio-Ascom Bologna. «Delusi perché da mesi la città sta af frontato i cantieri e gli interventi di modifica della viabilità. I cittadini stanno rispettando l’amministrazione comunale, sarebbe bello se anche la giunta iniziasse a rispettare i bolognesi», continua Tonelli, dicendosi «sorpreso» dagli aumenti «perché lo abbiamo scoperto dai giornali, non abbiamo avuto nessun tavolo di confronto». Terzo punto. «Siamo contrari – ricorda Tonelli – perché in questo momento non è il caso di intervenire in una città rivoltata dai cantieri. Non c’era nessuna fretta, si poteva affrontare la variabile costi a fine lavori in un tavolo congiunto con tutte la parti». Una situazione in centro che cambia nuovamente per i commercianti e i residenti: attraverso piani particolareggiati, una quota compresa tra 300 e 700 stalli passeranno da strisce blu a sosta a rapida rotazione o a posti per residenti. «Questo tema ci interessa e vorremmo conoscerne modalità e tempi – ribadisce Tonelli -. Adesso vi è la necessità di valutare nel merito una cosa che non conosciamo perché non c’è stato alcun dialogo».
Anche Cna giudica negativamente l’aumento delle tariffe per il bus e le strisce blu della sosta. «In un momento delicatissimo per la città, questi aumenti possono mettere definitivamente in ginocchio tanti esercizi commerciali e laboratori artigiani che hanno faticosamente resistito fino ad oggi», è il commento di Claudio Pazzaglia, direttore generale Cna Bologna. «Un’altra mazzata per le imprese di prossimità. Capiamo le esigenze di bilancio del Comune – prosegue Pazzaglia – ma in vista dell’arrivo del tram, ci sembra davvero poco incentivante per l’utilizzo del mezzo pubblico un aumento delle tariffe degli autobus, anche più del doppio». Un «doppio colpo» per il commercio di vicinato. Per questo è preoccupato Massimo Zucchini, presidente provinciale di Confesercenti: «II provvedimento – secondo Zucchini – si tradur rà in un calo drastico dei consumi nei negozi di vicinato, favorendo ancora una volta i centri commerciali, dove si trovano parcheggi gratis per le auto e dove i consumatori si possono recare senza il bisogno di prendere il bus».
Giovanni Di Caprio, Il Resto del Carlino – 12 febbraio 2025
Dal 23 al 25 febbraio le due kermesse si uniscono: «Biglietto unico per andare incontro al visitatore». Oltre 300 buyer invitati, 250 espositori e oltre mille cantine ospiti, di cui 98 dell’Emilia-Rom