Ascom: «Così si mettono a rischio le attività». Le richieste dell’Associazione: «Segnaletica chiara, aree per la sosta a rotazione e bando per offrire ristori alle imprese danneggiate»
La linea rossa accelera ancora. E in Santa Viola la vita dei cittadini diventa sempre più complicata. La seconda fase dei cantieri prenderà il via già lunedì, in leggero anticipo rispetto alla tabella di marcia, quando nel tratto di via Emilia Ponente compreso tra la fine del Pontelungo (lato centro) e via della Ferriera verrà istituito il senso unico di marcia in direzione Due Torri. Dalla prossima settimana cominceranno le operazioni alla rete interrata dei sottoservizi «creando delle aree di lavoro circoscritte, che sporgeranno dal perimetro del cantiere principale», scrive Palazzo d’Accursio in una nota. Lavori che «impongono una sola corsia carrabile» percorribile a senso unico dal Pontelungo verso il centro. Così i veicoli diretti in periferia avranno l’obbligo in prossimità del cantiere di svoltare a sinistra per immettersi in via Battindarno. Allontanandosi dal centro occorrerà invece imboccare viale Sandro Pertini e proseguire lungo viale Togliatti e viale de Gasperi. Una mossa che prende linfa dalla volontà del Comune di «armonizzare la circolazione, considerando il limitrofo cantiere del Pontelungo». La nuova viabilità sarà «temporanea» e resterà tale durante tutta la fase dell’intervento. Solo successivamente, quando partiranno i lavori per realizzare la vasca tranviaria e posare i binari al centro della strada, verrà ristabilito il doppio senso di marcia ai margini della carreggiata.
Una rivoluzione che fa già discutere. «lo risiedo in via Agucchi: come faccio a tornare a casa? – si interroga un lettore del Carlino -. Devo andare in via Togliatti, poi in via della Pietra, e fare il Pontelungo ? Adesso basta, non se ne può più…». E le proteste arrivano anche da altre campane, con i cittadini già impauriti e perplessi per le nuove regole pronte a partire in tutta la zona di Santa Viola.
Una paura condivisa anche da Confcommercio Ascom, che appresa la notizia dell’avvio dei nuovi cantieri ha subito espresso «grande preoccupazione»: «La situazione di difficoltà per imprese e cittadini creata dalla durata dei lavori per il rifacimento del Pontelungo, iniziati nel 2022, si sommerà all’avvio dei cantieri per il tram, generando una ricaduta molto negativa per tutte le attività commerciali e di servizio nel tratto interessato di via Emilia Ponente – scrivono da Palazzo Segni Masetti -. Come Confcommercio Ascom chiediamo all’amministrazione comunale di gestire questa situazione con grande attenzione, perché si stanno mettendo a rischio imprese e lavoratori. Andranno adottati tutti gli idonei provvedimenti correttivi per ridurre al massimo i disagi del cantiere, in particolare prevedendo aree di sosta a rotazione, e una segnaletica chiara, che consenta di raggiungere le attività economiche con gli itinerari più brevi». E ancora: «Trattandosi di un cantiere ad altissimo impatto, in una zona già in forte difficoltà da anni, riteniamo opportuno che il Comune stanzi adeguate risorse di ristoro attraverso un apposito bando destinato alle attività commerciali. Abbiamo costituito un gruppo di lavoro con i nostri associati per monitorare la situazione, con la richiesta che i lavori possano concludersi il prima possibile».
Francesco Moroni, Il Resto del Carlino – 8 febbraio 2025
Tram, rabbia in Santa Viola «Senso unico per i lavori In tutta la zona sarà il caos»
Da domani un tratto di via Emilia Ponente si potrà percorrere solo verso il centro I residenti: «Almeno siano rese a doppio senso alcune strade laterali». L’allarme dei commercianti: «Già abbiamo pochi clienti ora, figuriamoci dopo»
Da domani i residenti e i commercianti di Santa Viola dovranno fare «un giro dell’oca» per spostarsi da casa o per arrivare al lavoro. L’ennesimo cambio di viabilità sulla via Emilia Ponente, che comporta una sola corsia
percorribile a senso unico in direzione centro dal Pontelungo (lato centro) fino a via della Ferriera, getta nello sconforto chi, quotidianamente, deve transitare lungo il cantiere a cielo aperto in cui si è trasformata l’intera zona. Zona in cui non c’è nessun cartello che annuncia la nuova modifica. Questo manda in confusione ancor di più i cittadini, uniti in un unico grido: «La preoccupazione è alta e vogliamo essere ascoltati».
L’allarme arriva dalle attività commerciali, quasi accerchiate dai lavori del tram e dalla chiusura del Pontelungo, e anche dai residenti, che avanza no proposte per gestire al meglio questa fase per «rendere la mobilità più fluida e accessibile a tutti». Come, ad esempio, «trasformare a doppio senso alcune vie laterali della via Emilia, come via
Speranza o via Agucchi – propone Sandro Cristalli. Per rientrare a casa sarà un caos, tra l’ingorgo del traffico e il tempo perso, che invece è un bene prezioso. Rendere a doppia circolazione determinate strade sarebbe
un primo passo per muoversi in maniera più semplice.
A essere colpito, infatti, «è tutto l’hinterland, non solo la via Emilia – esclama Ivano Rossi-. I lavori si possono fare, ma sarebbe stato meglio agire per tratti, perché ora viviamo in un cantiere a cielo aperto». I lavori preoccupano chi deve prendersi cura dei più fragili, come Lino Di Salvo: «Passeggiando mi chiedevo proprio come farò a raggiungere o portare fuori casa mia mamma, che è disabile e non può camminare – confessa . Questo cambiamento sarà un bel problema, sono preoccupato. Il tram un domani sarà un miglioramento, ma bisognerà
valutare meglio le condizioni attuali di mobilità». I momenti più critici per i cittadini sono gli orari di punta, come
quello mattutino, quando «le famiglie portano bambini e ragazzi a scuola per poi andare al la voro evidenzia Michele Vaira. La mattina questo tratto è molto trafficato e i ritardi sono garantiti. Il senso unico non ci voleva, tra l’altro non abbiamo ricevuto comunicazioni chiare, non ci sono nemmeno i cartelli ». È anche Paolo Chiusoli ad accendere i fari sulla mancanza di indicazioni stradali: «Non ci sono cartelli che indichino il cambio di viabilità e le persone non sanno che tragitto fare per tornare a casa, fa notare il titolare di Caffè Antico. Per chi ha un’attività, come me, è un delirio. È un momento duro per tutti».
Nel via vai dei mezzi dei cantieri e delle auto in coda ai semafori, dietro le vetrine dei negozi i commercianti, in silenzio, lanciano un grido di aiuto. Sono quelli che direttamente affacciano sulla via Emilia a tenere alta l’attenzione: «Ci saranno ulteriori disagi, un’escalation per il nodo della viabilità – racconta Guglielmo Piombini della Libreria Del Ponte -. In questi mesi sto facendo molta fatica e temo che la situazione peggiorerà nei prossimi mesi. Siamo tutti molto preoccupati, anche perché per i clienti che arrivano in macchina, in particolare dal centro. sarà molto difficile raggiungerci». Per chi vive e «lavora qui, le difficoltà ci sono e sono evidenti – sostiene il benzinaio Francesco Riccio -. Mancano i parcheggi, le persone non si fermano. Bisogna continuare a lavorare, nella speranza che ne valga la pena.
I problemi, ormai, sono giornalieri, tra interruzioni dell’acqua e della luce – esclama Duka Valbona di Hair Atelier -. La clientela è poca, ma la preoccupazione è tanta. Il danno c’è e non sappiamo come si svilupperà la situazione, tra la mancanza di parcheggi e la difficoltà degli spostamenti». Da quando il cantiere è arrivato alla porta del Bar Mito, i tavoli esterni sono sempre vuoti, perché polvere e rumore non invogliano i clienti – racconta Stefania Bignami -. È una situazione critica: abbiamo segnato un -20/30% sul fatturato e non ci sono aiuti.
Mariateresa Mastromarino, Il Resto del Carlino -9 febbraio 2025