In esposizione opere di grandi maestri, ma anche molti giovani talenti, dal ’900 al contemporaneo. Ecco la guida
L’edizione 2025 di Arte Fiera prevede un cospicuo numero di gallerie bolognesi tra gli espositori. AF Gallery presenta una selezione di opere di artisti storicizzati, mid-career e giovani, tra i quali Nanni Balestrini, Sergia Avveduti, Marco Neri, Andrea Salvino, Gianni-Emilio Simonetti e Yirui Fang. Invece Car Gallery punta tutto su Odonchimeg Davaadorj, artista nata nel 1990 in Mongolia, autrice di una serie di disegni che trattano tematiche legate perlopiù alla maternità, al paesaggio e al desiderio. La galleria d’Arte Cinquantasei conferma la sua attenzione nei confronti del ‘900, sfoggiando opere di grandi maestri come Mario Sironi, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico e Gino Bogoni. A scegliere di allontanarsi momentaneamente dalla sua ’cara’ Arte Povera è la galleria de’ Foscherari, preferendo esibire lavori di Nunzio, Maria Morganti, Eva Marisaldi, Sophie Ko, Liliana Moro e Claire Fontaine. Invece, per il 18esimo anno consecutivo, la galleria Di Paolo Arte presenzia ad Arte Fiera con una selezione di quadri degli anni ’50 e ’60 di esponenti dell’arte informale quali Emilio Scanavino, Roberto Crippa e Tancredi Parmeggiani.
Invece, la galleria Enrico Astuni è presente con due stand: uno con opere di Sabrina Casadei, David Medalla, Maurizio Mochetti, Maurizio Nannucci e Gianni Piacentino, l’altro con un solo show di Juri Bizzotto. Lo stand della galleria Stefano Forni s’ispira al concetto della comunicazione come elemento chiave della comunità, interpretato da Alessandro Rivola, Gianriccardo Piccoli, Ennio Morlotti, Armodio, Gianfranco Ferroni e Carlo Mattioli. La galleria Studio G7 dedica l’intero spazio a Daniela Comani, artista bolognese classe ’65 autrice di un’installazione che, oltre a riferirsi alla propria sfera personale, si focalizza sul rapporto tra fenomeni metereologici e crisi climatica. Labs Gallery rimane fedele al contemporaneo più o meno recente grazie a sei artisti che conducono una ricerca intesa ad indagare il colore, la letteratura, la tecnologia e la trasformazione del territorio. I loro nomi sono: Marco Emmanuele, Luca Grechi, Giulia Marchi, Elisabeth Scherffig, Milan Vagač e Claudio Verna. Alla 48esima edizione della kermesse non poteva certo mancare la galleria L’Ariete che presenta opere di artisti scoperti nella sua attività di scouting (come Jingge Dong, Luca Lanzi, Vanni Spazzoli e Luca Freschi), in dialogo con opere di artisti storicizzati (come David LaChapelle, Nicola Samorì, Omar Galliani, Arcangelo, Piero Pizzi Cannella) ed alcuni scatti di Beth Moon. Per ultima, ma non importanza, si distingue la galleria P420 che nel suo stand accoglie una collettiva di artisti della propria ’scuderia’: Helene Appel, Riccardo Baruzzi, Adelaide Cioni, June Crespo, Filippo de
Pisis, Laura Grisi, Merlin James, Piero Manai, Francis Offman, Alessandro Pessoli, Monika Stricker, Pieter Vermeersch, Shafei Xia. Presenti anche Mag, Paradiso errestre e Studio Linea Verticale.Manuela Valentini, Il Resto del Carlino – 6 febbraio 2025
Anche l’antiquariato incontra il contemporaneo: la galleria espone ’Lo sguardo e la mano’ con schizzi realizzati dall’artista