E’ un provvedimento che nasconde la volontà di ridurre le occupazioni a danno di imprese, lavoratori e consumatori
Con l’aumento delle tariffe dei dehors in centro storico annunciato dal Comune di Bologna siamo di fronte ad un provvedimento sbagliato, che penalizza duramente imprese, lavoratori e consumatori sotto ogni aspetto.
I nostri pubblici esercizi devono fare i conti, ormai da mesi, con le difficoltà legate all’andamento del ciclo economico, che fa registrare sia un calo dei flussi turistici, sia una contrazione dei consumi che colpisce bar, ristoranti, locali serali.
Alzare il canone di occupazione suolo pubblico in questa fase non significa soltanto gravare ulteriormente centinaia di aziende già sotto pressione, ma anche svilire il servizio che le attività economiche con dehors offrono ogni giorno, ai clienti e alla città.
Un servizio che, come ben dimostra l’esperienza di questi ultimi anni, ha cambiato in meglio il volto della città, garantendo accoglienza dei consumatori, socialità e sicurezza e adeguando Bologna a un modello di città più europea, viva e vivibile.
Inoltre, non dimentichiamo che l’aumento rappresenta, per la sua consistenza, un unicum mai visto nella storia delle modifiche tariffarie via via intervenute nel tempo.
Lo diciamo chiaramente: un incremento dei costi a carico delle imprese così drastico, che in tante realtà rischia di avere ricadute concrete anche sull’organizzazione del lavoro, non ha i caratteri di una semplice manovra di bilancio ma è, a tutti gli effetti, una scure sulle occupazioni di suolo pubblico.
E questa è una visione che non è in linea né con le aspettative della nostra Associazione e delle sue imprese, né con le preferenze e le esigenze di clienti e consumatori che continuano a prediligere, non soltanto nella bella stagione, ma anche nei mesi autunnali e invernali, la fruizione di strutture esterne e tavolini all’aperto.
Per tutte queste ragioni, invitiamo la Giunta a riconsiderare le sue decisioni, mettendo da parte ogni ipotesi di aumento delle tariffe dei dehors in centro storico, e a convocare al più presto un nuovo tavolo di confronto col mondo delle imprese.
Confcommercio Fipe Ascom Bologna
Comunicato stampa Confcommercio Fipe Ascom Bologna, 28 gennaio 2025
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