Lotta a spaccio e degrado. «Più attività e controlli ci fanno sentire sicuri»

Sempre più cittadini hanno una percezione negativa della sicurezza a Bologna, questo a causa degli accrescenti problemi di criminalità anche in centro storico, troppo spesso teatro di spaccio e furti. Tuttavia, ad arrendersi non ci si pensa proprio, e tanta è la volontà di allontanare e, se possibile, eliminare, degrado e microcriminalità. Un modello, inaugurato proprio l’altro giorno, è quello di piazza XX settembre, con tante iniziative per ‘occupare’ gli spazi. Un’altra idea, che già dallo scorso giugno sta dando i suoi frutti, è quella di Luca Sarti, della Dro gheria della Pioggia. «Mi è capitato, anche grazie all’iniziativa Porte Aperte, di accogliere sempre più persone. Si confidano con noi, e poi, quando il malvivente è andato via, escono dal locale più contente», racconta. Il presentimento, infatti, è che «i criminali siano ovunque. Soprattutto le Baby Gang del centro, sempre più moleste e insistenti», dice. Proprio di questi facinorosi che agiscono nelle vie dei T-days, parla anche Massimiliano Formosa, di Morris. «Bologna è tra le città più insicure d’Italia, dicono alcuni numeri. In realtà, il dato più preoccupante riguarda quei piccoli gruppi criminali formati perlopiù da ragazzini, i quali ormai fanno più paura dei ladri adulti», sostiene. Di giorno, però, tutto tace. Più che altro, nello specifico, «quando chiudo, la sera, ho sempre paura della spaccata notturna». Secondo Marzia Malaguti dell’omonima cappelleria «c’è un disagio generale. lo ho paura a camminare per strada di sera e di pomeriggio mi chiudo in negozio. Perché vedo tanta gente fuori di sé, drogata o ubriaca». Da considerare è anche «la sicurezza stradale, tanti cittadini rischiano costantemente di essere investiti o di fare incidente», sostiene. A proposito di belle realtà volte a combattere il degrado, il Gruppo Polese-San Carlo è formato da diverse persone che operano in alcune strade del quartiere Porto-Saragozza, pulendo i muri trascurati e trasandati. Grazie a una collaborazione col Quartiere, infatti, il Comune fornisce il materiale mentre loro ci mettono la manodopera. «Siete persone d’oro». La voce è quella di una passante in via Tanari Vecchia, mentre parla con Ester Ramirez, volontaria. «Operiamo per il bene della comunità – continua Ramirez – perché in termini di sicurezza dobbiamo sempre fare di più, così come si sta facendo proprio in piazza XX Settembre». Il fine dei volontari è nobile ed è quello di «rendere il centro più aperto al dialogo, verso un futuro migliore». Giuseppe Cannito della libreria Ubik di Galleria 2 agosto, una delle zone calde della città, è contento che qualcosa, in piazza XX settembre, si sia mosso: «Una bella iniziativa per la zona, che mostra come questa area sia un ambiente sicuro rispetto al passato – racconta -. I controlli ci sono e sono utili considerando la trasformazione che l’area della stazione subisce dal giorno alla notte». Per Andrea Fusconi della valigeria Safari, l’iniziativa «valorizza la città con delle attività. Gli spacciatori non ci sono più per ora, ma ogni tanto si vedono singoli soggetti che provano ancora a delinquere. Ci siamo liberati però della piazza di spaccio di poco tempo fa». Una nuova vita anche per la stazione, dove «mi faccio sempre venire a prendere da qualcuno, perché ho timore – confessa Michela Balboni -. Progetti come questi aiutano anche le donne sole. Per garantire sicurezza, poi, servono iniziative che coinvolgano persone attive sul territorio: questo allontana soggetti poco raccomandabili». Rimanendo nel reticolato interessato, «l’idea è bellissima, ma deve essere efficace – commenta Daniela Cicchetti -. Questa è una zona abbandonata al degrado, alla delinquenza e alla violenza, anche di fronte alla scuola. Speriamo che queste piccole cose ci portino a un cambiamento, anche su XX Settembre stessa». Questo «è un passo avanti, serve fare tentativi come questi è fondamentale, anche se ora l’idea è più astratta che concreta – dice Chiara Del Ferraro -. Questa piazza era losca, ma bisogna lavorarci».

Ditelo al Carlino

Chiara Del Ferraro

Chiara Del Ferraro sta passeggiando in piazza XX settembre, ‘cuore’ delle iniziative anti-degrado sviluppate dai commercianti di Ascom e dal Comune. Giostre, giocolieri, musica e intrattenimento. «È un passo avanti, bisogna lavorare su questa zona, renderla più sicura, insistere», dice Del Ferraro sorridendo.

Michela Balboni

I«n stazione mi faccio sempre venire a prendere da qualcuno, ho paura. Per la sicurezza servono iniziative che coinvolgano persone attive sul territorio e allontanino quelle poco raccomandabili»

Ortensio Riva

«Sono troppi ormai i criminali che in città vagano da una parte all’altra e compiono dei reati in città. Non è questo il modo di integrarsi correttamente sul territorio» .

Daniela Cicchetti

«L’idea di animare piazza XX settembre è bellissima, ma deve essere efficace. Per scacciare il degrado servono piccole cose che ci portino a un cambiamento, anche in questa zona» *** Andrea Serafini «Penso che bisognerebbe mettere più punti di controllo e sicurezza. In diverse aree vi è molto spaccio e delinquenza, soprattutto la sera ma non solo. Col buio, infatti, si muove un tipo diverso di gente».

Andrea Fusconi

«Ora gli spacciatori in piazza XX settembre e dintorni non ci sono più, ma ogni tanto si vedono singoli soggetti che provano ancora a delinquere. Un bel passo avanti, per ora»

Giancarlo Montanari

«i miei occhi vedono solo cose positive, le brutte non le voglio guardare. In passato, lasciavo il negozio aperto e andavo a bere il caffè, ora devo chiudere perché non mi sento più tanto al sicuro»

Ester Ramirez

«Tenere viva la città è un bene, così come aggiungere del verde e tenerla illuminata. Così da rendere il centro una realtà costruttiva, verso un futuro migliore. Contro il degrado bisogna fare ancora di più»

Marzia Malaguti

«Noto un disagio generale. Io ho paura a girare per strada di sera quando e di pomeriggio mi chiudo in negozio. Perché vedo tanta gente fuori di sé, drogata o ubriaca in giro per il centro»

Giuseppe Cannito

«Più iniziative dimostrano che questa zona è un ambiente sicuro rispetto al passato. I controlli ci sono e sono utili considerando la trasformazione che l’area della stazione subisce di notte»

Massimiliano Formosa

«Bologna è tra le città più insicure d’Italia come dicono alcuni numeri. In realtà il dato più preoccupante sono le baby gang, le quali ormai fanno più paura dei ladri. Quando chiudo, la sera, ho sempre paura»

LE ISTITUZIONI :

Giancarlo Tonelli Direttore generale Ascom

«Piazza XX settembre è un biglietto da visita della città, perché vicina alla stazione. Bisogna prendersene cura»

Enrico Ricci Prefetto di Bologna

«Restituiamo piazza XX settembre alle famiglie», è il messaggio lanciato da Ricci, con questore e sindaco.

Luca Sarti

«Tante strade non sono più frequentabili causa cantieri, questo porta i delinquenti a radunarsi li dove c’è poca vita. Ho una percezione diversa della città, rispetto al passato, anche nei piccoli casi. Trovo che i delinquenti siano sempre più molesti e insistenti», dice Luca Sarti della Drogheria della Pioggia

Davide Tamburini

«Diversi hanno provato a entrare nel locale, si tratta di quattro o cinque ragazzini, spesso e volentieri minorenni. Per colpa loro, in alcuni angoli della città, sia tanta paura di uscire di notte»

Adriano Ruggeri

«Ho vissuto momenti in cui la città era addirittura meno sicura di adesso. Abito in zona via Belle Arti, nell’ultimo periodo è migliorata come situazione grazie alla presenza fissa degli agenti»

Marco Pivatelli

«lo mi sento al sicuro in questa città. Vedo che sono tutti terrorizzati per niente. In Montagnola, è vero che spacciano, ma alla gente normale non fanno niente»

Roberta Bertolini

«Anche nel mio negozio ho avuto dei furti. Tuttavia, anche se mi sono capitate brutte cose, penso che siano episodi che in una grande città come Bologna può succedere che accadano»

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