Parte la cassa integrazione straordinaria, la riduzione di personale passa da 112 a 44 unità con accompagnamento dei lavoratori
Si chiude la vertenza scaturita dalla crisi della Caffitaly di Gaggio Montano. L’assemblea dei lavoratori ha approvato giovedì l’accordo quadro sottoscritto tra azienda e rappresentanze sindacali una settimana fa. Lo annunciano con soddisfazione le segreterie dei sindacati Flai Cgil e Fai Cisl. L’accordo, spiega una nota delle due sigle, «prospetta una fase di uscita dalla grave crisi che ha riguardato l’azienda produttrice di capsule e macchine da caffè». «Una involuzione della situazione finanziaria e industriale che esplode a marzo del 2024 – ricordano i sindacati – con la richiesta di accesso alla procedura di Composizione Negoziata del Credito e la presentazione di un piano di riassetto dell’attività che prevede la perdita produttiva di circa 100 milioni di capsule e il rischio di un esubero di 112 unità, pari a quasi i 2/3 del totale della forza lavoro». Dopo mesi di confronto serrato a e a tratti duro per mettere in sicurezza l’azienda e salvare il maggior numero possibile di posti di
lavoro, si è giunti alla firma. «L’accordo prevede da fine gennaio 2025 l’intervento della cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione industriale e un piano di investimenti che porterà nel corso del 2025 tre nuove linee di prodotto a Gaggio Montano prevedendo nel 2026 di arrivare a produrre 2,5 volte le capsule prodotte nel 2025 (+90 milioni di capsule prodotte) e concentrando l’assemblaggio macchine nello stabilimento di via Panigali – spiega la nota –.Tale piano prevede una riduzione dell’esubero da 112 a 44 unità con la possibilità di poter recuperare ulteriori 10/15 unità durante la gestione del programma di cigs. A seguito dell’omologa del piano di ristrutturazione finanziario le parti sono impegnate, infine, a implementare un articolato intervento di sostegno al reddito e di misure di accompagnamento verso i lavoratori che nel corso del programma di cigs si rendessero disponibili alla risoluzione dei rapporti di lavoro». L’accordo è stato illustrato a un’affollata assemblea dei lavoratori che lo ha salutato con un applauso e lo ha approvato all’unanimità. «Siamo molti soddisfatti – commentano le rappresentanze sindacali – per il raggiungimento di questa intesa e per la definizione di un piano che auspichiamo possa rappresentare una prospettiva per le maestranze di Caffitaly e per l’intero territorio, un piano di rilancio industriale che sembrava impossibile meno di un anno fa»
Il Resto del Carlino, 25 gennaio 2025
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