Drink e letteratura: nel libro ’Il figlio del bar’, il bartender di fama internazionale racconta la sua esperienza
Un evento sotto il segno del ’no alcool’, quello che si è tenuto ieri da Fabbri 1905 Shop, in via Rizzoli 40. Una degustazione speciale in occasione della presentazione del libro ’Il figlio del bar’ di Mattia Pastori, celebre mixologist e fondatore di Nonsolococktails. L’evento, dedicato al Dry January, ha celebrato il bere consapevole con cocktail analcolici ispirati alle ricette del libro, realizzati con i prodotti iconici di Casa Fabbri, come sciroppi e amarene.
In un format one-to-one che ha reso l’esperienza intima e coinvolgente, Mattia ha coinvolto gli ospiti – tra professionisti del settore e cittadini bolognesi – in un viaggio alla scoperta della mixology analcolica, raccontando il suo libro mentre creava reinterpretazioni alcool-free dei ture Electronic (realizzato con Oppure Botanical Spirits, Sciroppo Tropical Blu Fabbri e Tonica) e Mediterranean Daiquiri (con Oppure Botanical Spirits e Bergamotto Plus di Fabbri).
’Il figlio del bar’ non è solo una raccolta di ricette, ma un racconto che intreccia la storia personale di Mattia con l’evoluzione della figura del mixologist e del mondo dell’ospitalità, offrendo 40 creazioni – dai classici ai signature – pensate per ispirare bartender e appassionati. «Lavorare nell’hotellerie di lusso mi ha trasmesso l’importanza dei dettagli e della capacità di creare un legame unico con ogni cliente – dice Pastori –. Un bartender non deve limitarsi a eseguire ricette perfette: deve saper trasformare ogni momento dietro il bancone in un’occasione per creare un’esperienza autentica e condivisa». Questo incontro ha ulteriormente rafforzato il legame tra Pastori e la storica azienda bolognese, celebrando la tradizione della Premiata Distilleria Fabbri e il suo contributo al mondo della mixology.
Il Resto del Carlino, 22 gennaio 2025
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La proposta è stata avanzata da Ascom per migliorare la sicurezza nei condomini di edilizia popolare. L’ipotesi di collocare più famiglie di agenti e militari nelle palazzine scelte