Pianoro, variazione di bilancio da 219mila euro per gli interventi più urgenti a Monte delle Formiche, Molino Nuovo e Sant’Andrea di Sesto
Stanziati dal Comune i fondi per alcune strade alluvionate del territorio a Monte delle Formiche, Molino Nuovo e Sant’Andrea di Sesto. L’amministrazione di Pianoro ha stanziato 219.000 euro per la sistemazione delle strade danneggiate dalle alluvioni della primavera 2023 e dell’autunno 2024. Questo quanto è stato stabilito dalla giunta del sindaco Luca Vecchiettini, che ha approvato una variazione di Bilancio pari appunto a 219.000 euro per avviare i primi cantieri.
«I lavori sono previsti per il mese di febbraio e sono i primi interventi temporanei, effettuati con risorse del Comune di Pianoro in vista dei cantieri definitivi che verranno aperti nei prossimi mesi per complessivi dodici milioni di euro assegnati dalla struttura commissariale», ha spiegato il sindaco Vecchiettini che, entrando nello specifico dei lavori, ricorda i problemi da affrontare: «In via Fredola e Cà del Monte il crollo di un tratto della strada provinciale 36 ‘Val di Zena’ costringe i residenti del Monte delle Formiche e di Cà di Lavacchio a utilizzare tali strade, ancora oggi fortemente compromesse. È quindi necessario intervenire in via d’urgenza per aumentare la sicurezza del tracciato, così come in via Molino Nuovo la strada è ancora chiusa dal maggio 2023: verranno effettuati dunque dei lavori preventivi per consentirne la riapertura al transito. Attenzione anche a via Sant’Andrea: visti i peggioramenti dopo le recenti alluvioni, si realizzeranno alcuni interventi per aumentare la sicurezza e consentire la riapertura anche ai non residenti».
I lavori, in particolare quelli di via Fredola, sono stati annunciati nella giornata di ieri dopo che alcuni residenti dell’area di Cà di Lavacchio avevano segnalato ed evidenziato la pericolosità delle strade che tutti i giorni devono percorrere: «Per tornare a casa o andare a lavoro, in tutti questi mesi e con qualsiasi condizione atmosferica, dobbiamo girare su carreggiate dissestate, spesso ghiacciate, senza parapetto o guard rail di alcun genere. Siamo un centinaio di famiglie. Dopo quello che abbiamo passato in tre alluvioni non possiamo rischiare la vita per rientrare a casa. Non contando per quanto tempo siamo rimasti completamente isolati e abbandonati a noi stessi».
Zoe Pederzini, Il Resto del Carlino -17 gennaio 2025