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Via allo shopping dei saldi, giro d’affari da 480 milioni

Enrico Postacchini: “Prevale l’ottimismo per le vendite sostenute anche dal consistente flusso turistico”

Dal 4 gennaio, per 1,6 milioni di famiglie Con una spesa stimata di 140 euro a testa Commercianti e clienti in attesa per la partenza dei saldi invernali, domani in Emilia-Romagna. Le promozioni dureranno fino a un massimo di 60 giorni e rappresentano una boccata d’ossigeno che per i negozi vale complessivamente circa 480 milioni di giro d’affari in tutta la regione, secondo stime delle associazioni di categoria. In generale c’è ottimismo e anche attesa per gli acquisti, anche se, segnala Confesercenti, servirebbero più eventi per attrarre turisti, perché quest’anno in città sono stati meno dell’anno scorso. Comunque secondo Ascom Confcommercio nella nostra regione i saldi interesseranno 1,6 milioni di famiglie e ogni persona dovrebbe spendere circa 140 euro, con ricavi totali, appunto, di 480 milioni. «A fronte dell’incoraggiante aumento rispetto allo scorso anno degli acquisti natalizi nei negozi di vicinato delle nostre città — spiega Enrico Postacchini, presidente di Confcommercio Emilia-Romagna — prevale l’ottimismo per le vendite in questi imminenti saldi invernali, vendite che saranno sostenute anche dal consistente flusso turistico che anima la nostra regione». Meno ottimista è Confesercenti Bologna, che si concentra sulla città capoluogo. Qui il 59% degli intervistati ha già programmato quanto spendere: circa 263 euro a famiglia.

Una cifra di tutto rispetto, per una tipologia di promozione che sembra essere ancora la più apprezzata dagli italiani, visto che il 53% indica proprio i saldi come appuntamento più conveniente per fare acquisti, mentre solo il 20% indica invece il Black friday. Come già successo per le feste natalizie poi, sottolinea sempre Confesercenti, almeno in questo periodo i negozi fisici sono in vantaggio rispetto al commercio online, visto che entrambi i canali saranno frequentati dai clienti, ma otto consumatori su dieci sceglieranno le botteghe tradizionali per almeno un acquisto. Resta per un certo amaro in bocca tra i commercianti per le presenze turistiche a Bologna. «Speriamo che le presenza turistiche nel prossimo fine settimana siano maggiori di quelle del Natale 2024 — spiega Loreno Rossi, direttore di Confesercenti Bologna — perché i turisti possono dare un ulteriore contributo alle vendite nel centro storico di Bologna».

Secondo l’associazione infatti quest’anno le presenze sotto le Due Torri sono state meno dell’anno scorso e per questo servirebbero anche più eventi pensati appositamente per attrarre turisti da fuori città. «Servirebbero grandi eventi musicali o spettacoli utili per attrarre più persone — continua Rossi — Anche visto l’aumento recente della tassa di soggiorno». Rossi segnala anche un problema ulteriore, le luminarie, che dovrebbero essere migliorate: «Non si pub lasciare solo ai commercianti il compito di pagarle, la tassa di soggiorno serve anche a questo». Sui saldi interviene anche l’assessore regionale al Commercio, Roberta Frisoni, secondo cui sono «un’occasione importante per sostenere negozi e botteghe storiche, che rappresentano l’identità dei nostri territori e delle nostre comunità». Sempre i soliti i consigli per saldi tranquilli: la possibilità di cambiare la merce è lasciata alla scelta del commerciante (a meno di difetti), così come la prova dei capi. C’è poi l’obbligo a separare la merce in saldo da quella a prezzo pieno e a indicare prezzo iniziale, percentuale di sconto e prezzo finale. Le carte di credito devono essere accettate.

Marco Bettazzi, la Repubblica Bologna – 3 gennaio 2025

Confcommercio Ascom Bologna
Enrico Postacchini

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