Anche a Bologna le imprese si preparano alla ’carica’ dei clienti. L’ Ascom punta sulla trasparenza per tutelare operatori e consumatori
È il momento giusto per togliersi qualche sfizio e concedersi, magari, quel regalo in più che sotto l’albero non siamo riusciti a incartare. Un dono di troppo, ecco, che pesa sui nostri portafogli nella vita di tutti i giorni, ma che ora ha tutta l’aria di essere una vera e propria occasione. O una ‘bazza’, grazie agli sconti che stanno per apparire lungo le vetrine dei negozi sotto le Due Torri. È tutto pronto per i saldi invernali, in partenza domani e in calendario fino agli inizi di marzo in tutta la regione, con prezzi al ribasso e percentuali attrattive.
Si partirà, infatti, con uno sconto medio del 30%, destinato a salire lungo le settimane successive. Al centro delle ‘wish list’ dei bolognesi, l’intero comparto abbigliamento, come illustra Confesercenti: maglioni, felpe, scarpe e pantaloni saranno i prodotti più cercati, accompagnati dall’interesse per denim e jeans. E come fa sapere l’associazione di categoria, i punti vendita fisici saranno prediletti rispetto agli store on line.
«I saldi, in particolare nei negozi fisici, si confermano l’evento promozionale più atteso dagli italiani – dichiara il direttore di Confesercenti, Loreno Rossi – . Speriamo che le presenze turistiche nel prossimo fine settimana siano maggiori rispetto a quelle di Natale, perché i turisti possono dare un ulteriore contributo alle vendite nel centro storico». Se i sondaggi fanno ben sperare e mettono al primo i negozi, l’ombra dei competitors on line non si placa, in particolare in vista del periodo di sconti. «L’era dei saldi non si identifica più con l’atteso appuntamento, perché con il consumatore si è già abituato alle nuove piattaforme e tecnologie che propongono sconti continuativi, come il
Black Friday – analizza il direttore generale di Cna, Claudio Pazzaglia –. L’evento ha rilevanza, ma
usciamo da un periodo di acquisti che ha una discreta tenuta e non un trend in aumento. Probabilmente i consumatori tradizionali coglieranno l’occasione, ma lo scenario è chiaro» e cioè «i
redditi sono stagnanti, le imprese di prossimità hanno di fronte una concorrenza sleale – conclude Pazzaglia –. Noi resistiamo e auspichiamo che i punti vendita di prossimità continuino a esistere, ma serve un modello di sviluppo che ne premi il valore sociale sul territorio». Mentre tra pianura e città i negozianti preparano gli allestimenti, Confcommercio Ascom sottolinea l’importanza della trasparenza, per tutelare operatori e consumatori con ‘Saldi tranquilli’. Un’iniziativa che si concretizza
in uno strumento d’informazione e controllo sulle norme che regolano il corretto svolgimento dei saldi. «Un impegno concreto verso la valorizzazione del commercio locale – spiega il direttore generale Giancarlo Tonelli -. Creare un clima di fiducia e serenità è fondamentale per permettere a imprenditori e consumatori di vivere questa fase dell’anno con soddisfazione reciproca». Che l’inizio degli sconti abbia inizio, allora, facendo sempre attenzione a vecchi prezzi gonfiati, truffe e raggiri.
Mariateresa Mastromarino, Il Resto del carlino – 3 gennaio 2025
Al via i saldi anche in regione La spesa sarà di 140 euro a testa
Da domani i ribassi di fine stagione per un giro di affari di 480 milioni di euro
Domani prendono il via i saldi invernali. Saldi che, viste le spese già affrontate per le feste natalizie e il permanere di un sentimento di incertezza sul futuro legato a redditi fermi e già erosi dall’inflazione, non dovrebbero, stando alle stime delle associazioni dei consumatori, portare grandi impennate delle vendite. I commercianti sono, però, ottimisti e si aspettano che in Emilia-Romagna si spenda un po’ più dello scorso anno: fra Piacenza e Rimini lo shopping di fine stagione interesserà i,6 milioni di famiglie per un giro di affari di 48o milioni di euro. La categoria prevede una spesa media che va dai 140 euro pro-capite stimato da Confcommercio ai 263 euro a famiglia calcolato da Confesercenti; circa 4o euro in più della media nazionale. Il settore maggiormente interessato sarà quello dell’abbigliamento e calzature, che in regione conta circa 4.800 punti vendita. Si partirà con uno sconto medio del 30% destinato a salire nelle settimane successive. L’8o% dei cittadini si rivolgerà ai negozi fisici che prevarranno sulle scelte online. «I saldi sono un momento importantissimo per il tessuto commerciale delle nostre comunità — rimarca Roberta Frisoni, assessora regionale al Commercio —. E sostenere negozi e botteghe, a partire da quelle nei centri storici dei borghi e dei paesi più piccoli, significa rendere più vitali le nostre città e più forte il nostro tessuto sociale, aiutando in maniera concreta a conservarne l’identità e lo spirito più autentico». «Il nostro impegno per riqualificare la rete commerciale dell’Emilia-Romagna — anticipa — non mancherà nemmeno in questa legislatura, con l’entrata a pieno regime della nuova legge regionale per lo sviluppo della rete commerciale e dei servizi, approvata a fine 2023». «I saldi rappresentano un momento di grande opportunità sia per le imprese che per i consumatori — spiega Enrico Postacchini, presidente di Ascom Bologna —. È essenziale continuare a sostenere il commercio di vicinato, che non solo offre prodotti di qualità, ma contribuisce anche al tessuto economico e sociale della città, mantenendo vive le nostre comunità». «I saldi, e in particolare quelli nei negozi fisici, si confermano l’evento promozionale più atteso dagli italiani — aggiunge il direttore di Confesercenti Bologna, Loreno Rossi —. Un segnale positivo dopo un autunno caratterizzato da vendite stagnanti. Speriamo che le presenze turistiche nel prossimo fine settimana siano maggiori di quelle di Natale: i turisti possono dare un ulteriore contributo alle vendite». Da viale Aldo Moro sono state confermate le indicazioni degli scorsi anni sui saldi: resta il divieto di vendite promozionali nei 3o giorni precedenti per quanto riguarda capi di abbigliamento, accessori, calzature, intimo, pelletteria, tessuti e arredamento. La merce in vendita dovrà essere disposta in maniera inequivocabilmente distinta e separata da quella eventualmente in vendita nelle condizioni ordinarie. Parallelamente, torna la consueta iniziativa «Saldi tranquilli» di Ascom per informare imprenditori e consumatori su come vivere le vendite di fine stagione. Infine, l’auspicio sulla qualità degli acquisti del presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni. «Il 2025 si prospetta come un anno caratterizzato da una moda più consapevole, inclusiva ed emozionale. E quindi ritengo che questi saldi possano essere contraddistinti da una tripla “E”: “economia”, “ecologia” ed “etica” per una moda che non sia solo esteticamente accattivante, ma anche rispettosa della salute dei consumatori e delle condizioni di lavoro».
Alessandra Testa, Corriere di Bologna – 3 gennaio 2025