“Nei regali uno specchio dei tempi”. Alle storie di questi protagonisti della vita cittadina è stato dedicato un libro
Viaggi, buoni per i parcheggi, polaroid, matite, decorazioni. Ogni negozio ha avuto richieste diverse per i regali delle feste. Per esempio l’antiquario Leonardo Volpini racconta che, nella sua galleria di via S. Stefano, è andata bene la piccola oggettistica, le decorazioni per abbellire la tavola delle feste, i servizi di ceramiche e i refrigeratori per lo champagne. Aperti nel 1989 in via d’Azeglio, poi traslocati in S. Stefano da una decina d’anni, quella dei Volpini è una storia di famiglia che oggi coinvolge, oltre alla moglie Evelina, anche Carlotta Ginevra Volpini. «Il Natale – spiega l’antiquario – è cambiato negli anni. Una volta esisteva la regalistica aziendale che ora non va più. Noi, inoltre, non siamo un negozio di elettronica dove il cliente compra oggetti lastminute a prezzi accessibili. Chi viene da noi sa di trovare arredi d’epoca e quadri di grande bellezza a certi costi».
Questa è una delle tante attività raccontate da Andrea Maioli in “Protagonisti a Bologna” (Pendragon) che raccoglie le vicende di chi ha fatto la storia del commercio cittadino, libro di cui Volpini è l’ideatore. E le storie sono tante. Tra cui quella di Luigi Pucciarelli che spiega: «Da 48 anni con 15 garage ho fatto e faccio posteggiare bolognesi e turisti». In un momento Alle storie di questi protagonisti della vita cittadina è stato dedicato un libro in cui in città i parcheggi sono più preziosi dell’oro, i suoi Garage Bologna e Garage Marconi, in via Riva di Reno nella parte non toccata dai lavori del tram, sono un rifugio per chi non vuole perdere tempo a cercare dove lasciare l’auto. «In un’altra vita avrei potuto fare l’assessore al Traffico», scherza. Il primo garage privato lo aprì nel 1978 in via Piella, poi sono arrivati quelli di via Oberdan, San Felice, Mascarella e altri.
Oggi che ne governa solo due, Pucciarelli non smette di essere un imprenditore innamorato di Bologna. «Ho regalato alla mia strada, nel tratto che va dalla Pam a via Galliera, le luci natalizie per renderla più bella. Pago pure la bolletta elettrica». Ma non solo. Ai colleghi commercianti della via ha donato ore di parcheggio per i loro clienti, buoni da 5 e 10 euro per incentivare lo shopping. Buttandosi nel Quadrilatero chi ha saputo stare al passo coi tempi è l’Ottica Paolettti che dal 1970 ha la sua vetrina in via Clavature 9. Fra i marchi storici di Bologna, il negozio, che in realtà aprì una decina d’anni prima al civico 7, è un riferimento per gli appassionati di fotografia. In sella c’è Manuela Poletti, figlia dei fondatori Arnaldo Poletti e Lucia Lensi, ma con lei ci sono due collaboratori storici: Lorenzo Zanutta e Massimo Vandi. «È da 34 anni che sono dietro il bancone – dice Vandi – ho visto cambiare i gusti delle persone a seconda delle tecnologie».
Segno dei tempi, in un mondo governato dalle immagini, come regali sono andati molti gadget legati alla telefonia. «Abbiamo venduto tante stampanti fotografiche da telefono e le Polaroid». Ugualmente anche da Buffetti C.Ar.Tec., regno della cartoleria fin da11980 grazie a Medardo Montaguti, presidente nazionale di FederCartolai, sono finite nel dimenticatoio agende e calendari, tutti oggetti che funzionava un tempo quando non c’erano tablet e IPhone a ricordarci in ogni momento ora e giorno. «Ma contro ogni aspettativa – spiega Montaguti che ha diversi punti vendita fra Bologna e provincia – continuano ad andare bene i pastelli e le matite per i bambini. Sono soprattutto i nonni a sceglierli per i nipoti». Ma c’è anche chi parte. E lo fa con un’azienda di famiglia specializzata in vacanze come i Salvadori, attivi da quasi un secolo, prima come casa di spedizioni poi come agenzia per il turismo. Al timone oggi ci sono Gabriella Salvadori, coi figli Carlotta e Umberto Sassatelli Salvadori in via Ugo Bassi. Nell’epoca del turismo fai date, Viaggi Salvadori cuce mete su misura. «I bolognesi ora vanno al caldo verso Maldive e Caraibi, ma c’è anche chi sceglie un viaggio itinerante in Brasile, Colombia e Sudafrica».
Sabrina Camonchia, la Repubblica -29 dicembre 2024
