Le associazioni: “Vanno forte i prodotti della tradizione. Giusto comprare nei nostri negozi di prossimità, aspetto che dà linfa vitale a quartieri e territorio”
Un finale ‘sprint’. Il bilancio degli acquisti di Natale per le categorie è positivo, con un inizio lampo e ora un’ultima volata che si sta dimostrando vincente. La partenza in anticipo grazie agli sconti e alle offerte del Black friday, una pausa fisiologica i primi giorni di dicembre, ora una corsa negli ultimi scampoli prima delle Feste che, anche domani, regalerà soddisfazioni. «In questi ultimi giorni l’aumento delle vendite e dei consumi ci fa guardare al bilancio con ottimismo – puntualizza Giancarlo Tonelli, direttore generale di Confcommercio Ascom -. La partenza di dicembre era stata un po’ lenta, con i primi acquisti già a fine novembre complice il Black friday, che molte attività hanno anticipato ed esteso ‘allargando’ le occasioni: questo rappresenta ormai un periodo in cui una fetta consistente dei consumatori anticipa le compere di Natale».
La tendenza insomma è in linea con quella degli ultimi anni: «Di solito la partenza avveniva intorno all’8 dicembre, soprattutto. Quest’anno invece è più verso il 15 che c’è stato l’aumento previsto: sono state incassate le tredicesime e questo ha comportato una crescita delle vendite. E adesso arrivano i ‘ritardatari’ o gli acquisti ancora da definire».
Guardando ai vari settori, a farla da padrone è soprattutto l’agroalimentare. Ma non solo. «Abbigliamento, calzatura, profumeria, oggettistica per la casa, nuove tecnologie, libri sono altri settori che vanno bene e hanno vissuto un mese un po’ altalenante – mette in chiaro il direttore di Ascom -. Molto positivo il commercio che riguarda i prodotti alimentari, con una buona tendenza nei ristoranti complici anche le cene aziendali, così come per l’enogastronomia tradizionale bolognese. Vanno anche gli acquisti di prodotti consegnati al di fuori del nostro: il tortellino in brodo, in particolare, che ha avuto una richiesta molto forte, e la salumeria, a cominciare dalla mortadella, più o meno sullo stesso trend. E ancora il pesce in vista del cenone della Vigilia, i vini dei colli bolognesi, il nostro panettone artigianale: le eccellenze sono tante e trainano gli acquisti».
Loreno Rossi, direttore di Confesercenti, sottolinea l’importanza dei negozi di prossimità e del commercio di vicinato: «Stanno andando molto bene – sintetizza -. Noi come associazione abbiamo battuto su questo aspetto, perché non è solo un discorso dal punto di vista economico, ma anche linfa vitale che tiene in piedi la rete di negozi e di socialità dei quartieri. Chi compra online porta risorse fuori dai paesi, quindi la raccomandazione ulteriore è quella di scegliere nei negozi per alimentare il commercio di territorio. Importanti anche i turisti che portano a casa un segno della loro permanenza sotto le Torri». I segnali comunque sono positivi: «Il settore agroalimentare è sempre una conferma, mentre tiene l’abbigliamento, anche senza exploit: è in linea con gli altri anni», prosegue Rossi.
Una buona tendenza diffusa, insomma, destinata a continuare anche le prossime settimane nei giorni prima di Capodanno e della Befana. «Specialmente in alcuni segmenti del commercio non alimentare, anche l’ultimo dell’anno svolge un altro ruolo attrattivo, così come per l’alimentare – chiudono Tonelli e Rossi -. Durante la festa dell’Epifania, invece, c’è attenzione verso i giocattoli per i bambini e i dolciumi». All’insegna delle buone feste.
Di Caprio e Moroni, Il Resto del Carlino – 22 dicembre 2024