I cittadini e le imprese del paese di Molinella e delle sue frazioni si trovano ormai da più di un anno in difficoltà a causa dei danni alla viabilità derivanti dall’alluvione di maggio del 2023
Questi danni hanno causato anche il crollo del Ponte della Motta, un’infrastruttura strategica costruita sul fiume Idice che consentiva un rapido collegamento del territorio molinellese con il comune di Budrio e, più in generale, con la Città Metropolitana di Bologna e i suoi principali snodi logistici e viari. La mancanza di quel collegamento così importante ha tagliato in due parti il territorio, provocando gravi disagi per cittadini ed imprese, costrette a percorrere strade alternative di campagna non adeguate a sostenere un flusso importante di mezzi. Inoltre, l’allungarsi dei tragitti e quindi dei tempi di percorrenza ha impattato negativamente e in maniera rilevante sui costi in capo alle aziende e alle attività commerciali di Molinella. A ciò si aggiunge la difficoltà di parte della clientela a raggiungere le attività commerciali.
“La situazione è fuori controllo, senza alcun segnale ad oggi di ripristino della situazione e senza tempi certi di ricostruzione. Questo grava pesantemente sullo stato economico delle nostre aziende” – interviene il titolare dell’Hotel Mini Palace Alfonso Maini. “Con la mia attività ho da sempre lavorato con i clienti degli eventi della fiera di Bologna ma, da dopo il crollo del ponte della Motta, che è andato ad aggiungersi ai continui disservizi e orari ridotti della tratta ferroviaria Bologna – Molinella e del trasporto pubblico su gomma, non riusciamo più ad intercettare quella clientela che, preferendo strutture ricettive più facilmente raggiungibili, opta per altre alternative” – prosegue Alfonso Maini. “Voglio concludere dicendo che anche le frazioni stanno pagando un prezzo salato per questi disagi, risultando infatti sempre più isolate con un forte rischio di desertificazione economica”.
“Il ponte della Motta era un’infrastruttura strategica non solo per il Comune di Molinella ma per tutta la viabilità dei comuni limitrofi della pianura, quindi i disagi derivanti dalle lungaggini relative alla sua mancata ricostruzione gravano su tutto il territorio limitrofo, con un danno importante per imprese ed attività commerciali” – commenta Massimo Zucchini, titolare della storica Ferramenta Bortolotti. “Avevo diversi clienti che venivano dal Comune di Castenaso, clienti che purtroppo ho perso poiché raggiungere Molinella dai comuni adiacenti con l’attuale viabilità è diventato insostenibile. Infatti, il traffico è aumentato esponenzialmente con la circolazione di mezzi pesanti sulle strade alternative di campagna, che risultano essere dissestate e non adeguate a sostenere l’attuale situazione che perdura da quasi due anni. I comuni dovrebbero essere maggiormente uniti e fare fronte comune con la Città Metropolitana per spingere sulla ricostruzione del ponte” – conclude l’imprenditore.
“La perdita di clienti, provenienti soprattutto da Budrio e San Lazzaro, è stata importante per la mia attività; a ciò vanno ad aggiungersi i ritardi nella consegna delle merci da parte dei corrieri che, da dopo il crollo del ponte, sono costretti a fare tragitti alternativi più lunghi e spesso su strade dissestate” – interviene Valentina Vogli, titolare dell’omonima pasticceria e gelateria del centro storico di Molinella. “Io abito nella frazione di San Martino d’Argile, situata a pochi chilometri dal centro di Molinella, la situazione qui è ancora più critica del centro storico, con i commercianti che sono completamente tagliati fuori dalle principali vie di collegamento “– prosegue l’imprenditrice. “Voglio infine concludere dicendo che anche la scuola d’infanzia della mia frazione, nella quale sono referente del comitato genitori, sta subendo le ripercussioni di questa situazione, con un calo costante dei nuovi iscritti che sta provocando la chiusura di intere sezioni. Da imprenditrice mi sento abbandonata e sfiduciata dalle istituzioni” – conclude la titolare Valentina Vogli.
“Tutti noi imprenditori risentiamo della difficile situazione che si è venuta a creare sul nostro territorio a causa della mancanza di un’infrastruttura così strategica, opera che consentiva di metterci in rapido collegamento con gli altri territori della Città Metropolitana”- interviene Stefano Diolaiti, titolare dell’enoteca e distributore di bevande La Fonte, anche presidente Ascom Molinella. “Auspico quindi che la nuova giunta regionale collochi la ricostruzione di quest’opera tra gli interventi urgenti da realizzare sul territorio, in stretta collaborazione con la nostra Amministrazione Comunale. Vista la vicinanza alle festività natalizie, colgo l’occasione per invitare a sostenere il commercio di vicinato molinellese acquistando presso i nostri commercianti, che sono coloro che illuminano e tengono vivo il paese e le sue frazioni” – conclude il presidente.
“Condivido pienamente le preoccupazioni degli imprenditori locali, veri indicatori dello stato di salute del nostro territorio” – interviene il Sindaco di Molinella Bruno Bernardi. “Questo comprensorio è da troppo tempo soggetto alle conseguenze delle alluvioni. Sebbene siano stati compiuti importanti sforzi per la messa in sicurezza dell’area, è necessario estendere tali interventi lungo l’intero percorso del torrente Idice, affinché i progressi raggiunti non vengano vanificati. Oltre alla questione prioritaria rappresentata dalla mancanza del ponte, è evidente la necessità di sviluppare un piano di viabilità più ampio e strutturato, esigenza che viene sottolineata da tempo. Molinella, un comune di circa 16.000 abitanti, caratterizzato da un tessuto commerciale, artigianale e industriale particolarmente vivace, e dotato di un complesso scolastico che va dagli asili nido alle scuole secondarie di secondo grado, merita una revisione complessiva della sua rete viaria, sia su gomma sia su rotaia”, prosegue il Sindaco. “Rivolgiamo quindi un appello alla Città Metropolitana, a TPER e a FER affinché sia possibile organizzare un incontro per discutere le nostre proposte e contribuire a delineare un progetto che risponda alle reali necessità del territorio.”
Comunicato stampa, 19 dicembre 2024