La vendita abusiva di prodotti floreali è un fenomeno che continua a persistere, quasi del tutto indisturbato
La vendita abusiva di prodotti floreali è purtroppo un fenomeno che continua a persistere, quasi del tutto indisturbato, non solo nelle principali vie commerciali e nei luoghi di maggior affluenza di Bologna, ma anche su gran parte del territorio della Città Metropolitana, con un incremento significativo a ridosso delle principali ricorrenze come, solo per citarne qualcuna, San Valentino, la Festa della Donna e della Mamma, Ognissanti e le ormai prossime festività natalizie. Questa attività illecita va infatti in primo luogo a colpire coloro che lavorano in questo settore in quanto, in palese violazione del principio di legalità e di legittima concorrenza, vengono venduti in nero e a ribasso fiori e piante; a volte utilizzando modalità che, soprattutto nei confronti dei cittadini ritenuti più fragili, rasentano l’intimidazione. Forse troppo spesso considerato dalle autorità come un fenomeno criminoso di “serie C”, la vendita abusiva di prodotti floreali è a tutti gli effetti un reato penale che non solo causa ogni anno un danno economico importante per tutta la categoria florovivaistica, ma va bensì a favorire ed in alcuni casi a finanziare attività illecite più gravi e di maggior impatto sociale.
“Con il Presidente di Federfiori Bologna Luca D’Oristano è da tempo che chiedo alle Amministrazioni Comunali e alle forze di polizia un maggior controllo sul territorio al fine di combattere questo fenomeno” – interviene Stefano Carravetta, titolare del punto vendita di fiori e piante “Central Fiori” e Vicepresidente Federfiori Bologna. “Troppo spesso vedo aggirarsi indisturbati per Bologna abusivi con secchi di fiori, poiché sono consapevoli che difficilmente verranno fermati e sanzionati dalle autorità competenti e questo è di per sé un incentivo all’attività di vendita illegale” – prosegue il Vicepresidente. “Ritengo che l’unica misura efficace in questi casi sia il fermo e il sequestro di tutta la merce” – conclude Stefano Carravetta.
“La nostra azienda si occupa della vendita all’ingrosso di sementi, piante, concimi e fertilizzanti, nonché della realizzazione di giardini e parchi. Purtroppo troppo spesso quando mi reco dai clienti rivenditori al dettaglio trovo gli abusivi vendere illegalmente e in maniera indisturbata proprio a due passi dalle loro attività, quindi oltre il danno pure la beffa” – esorta Fabrizio Ansaloni, titolare della storica azienda Florsilva Ansaloni srl, già consigliere Federfiori Bologna. “C’è la necessità che queste attività siano maggiormente tutelate dalle Istituzioni e dalle forze dell’ordine, anche perché a rimetterci non sono solo loro, ma bensì tutta la filiera” – conclude Ansaloni.
“Nel ruolo che ricopro di Presidente della Federazione chiedo a tutti gli entri preposti un maggiore controllo poiché, nonostante le forze dell’ordine vengano costantemente attenzionate in merito a queste attività illegali, gli abusivi continuano ad essere presenti perfino nei pressi dei nostri negozi” – interviene Luca D’Oristano, Presidente Federfiori Bologna e collaboratore del negozio di fiori recisi e piante “I Fiori di Luna”. “Desidero inoltre lanciare un doppio appello: ai cittadini, di non acquistare da questi soggetti alimentando la vendita illecita e, ai commercianti di qualunque settore merceologico, di fare rete segnalando alle autorità competenti i fenomeni di questo tipo” – prosegue il Presidente. “Concludo chiedendo una maggiore collaborazione delle forze locali e soprattutto, più correttezza da parte di alcuni produttori e grossisti di fiori recisi, che alimentano intenzionalmente questo traffico rifornendo puntualmente i venditori abusivi”.
Comunicato stampa Confcommercio Ascom Bologna, 19 dicembre 2024