‘Individuare la contrattazione collettiva di qualità ’
Gli obiettivi principali devono essere quelli di rimuovere gli ostacoli che ancora impediscono alle Mpmi di partecipare pienamente al mercato degli appalti pubblici e individuare la contrattazione collettiva di qualità ”. Così Donatella Prampolini, vice Presidente di Confcommercio con incarico al lavoro e alla bilateralità , nell’audizione alla Camera sul Dlgs correttivo al codice dei contratti pubblici. Quanto alla revisione dei prezzi, Prampolini reputa “necessario eliminare la proposta di ‘riformulazione’ per consentire che la revisione riguardi l’intera variazione e non solo la parte eccendente il 5%. Per le aziende della ristorazione collettiva l’attuale soglia di accesso del 5% rappresenta già una barriera considerevole. Riguardo alla partecipazione, per Prampolini bisogna “reinserire la quantificazione del valore del lotto in quanto collegata a circostanze verificabili piuttosto che una quota stabilita in astratto.
Questa previsione avrebbe potuto consentire di superare meglio le problematiche che si riscontrano con riferimento alla determinazione del valore e dell’entità delle prestazioni che spesso risultano sproporzionate rispetto alle capacità finanziarie, tecniche e organizzative delle Mpmi e che ancora oggi costituiscono una delle principali cause che limitano la partecipazione di tali imprese al mercato degli appalti pubblici”. Per la contrattazione collettiva, Confcommercio invita il governo ad utilizzare criteri oggettivi per misurare la rappresentatività comparata: la ‘seniority’ dell’associazione; il numero dei rapporti di lavoro regolati da un determinato Ccnl di categoria, l’appartenenza/partecipazione dell’associazione ad organismi di rappresentanza europea e/o internazionali; la compresenza di forme di previdenza complementare, di assistenza sanitaria integrativa e di fondi di formazione professionale.
Ansa.it, 4 dicembre 2024