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Fondazione Ant festeggia. Raccolti 30mila euro

Cena solidale con 300 persone e boom di vendite all’asta enogastronomica Gazzotti: «Generosità che fa bene al cuore. Acquistiamo un nuovo mammografo»

Nel menu prelibatezze, ma anche tanta generosità. Grazie alla serata della Fondazione Ant Italia onlus a Palazzo De’ Toschi in piazza Minghetti, con il sostegno di Banca di Bologna, sono stati raccolti 30mila euro, i fondi necessari per l’acquisto di un nuovo mammografo. Durante la cena di sabato, curata da tre celebri chef del territorio, Ivan Poletti, Max Poggi e il pastry chef Gabriele Spinelli, si è svolto il mercatino solidale e il momento clou dell’asta enogastronomica. Una serata «bellissima», sintetizza Eleonora Gazzotti di Ant (Associazione nazionale tumori), con una cena sold out con quasi 300 persone, «più di quelle previste». Una cena realizzata anche grazie al contributo della concessionaria Draghetti e altre aziende (Cerelia, Forno Brisa, Espresso Bolognese e Istituto Scappi). L’asta – condotta da Gazzotti, Duccio Caccioni del Caab e Alberto Mauroner della Casa d’Aste Estense – ha visto venduti, tra le altre specialità, 30 pezzi di Parmigiano Reggiano 55 mesi a 15 euro ciascuno, una bottiglia d’olio dell’azienda agricola N30 pezzi di Parmigiano Reggiano 55 mesi a 15 euro ciascuno, una bottiglia d’olio dell’azienda agricola. La Galeazza battuta a 240 euro, il grande vaso iconico dell’Amarena Fabbri a 200, un’ottantina di vasetti di crema di parmigiano con tartufo del caseificio Bazzanese. «In tanti hanno acquistato le eccellenze del nostro territorio, per fare un dono di Natale e perdare un segnale di generosità che vada oltre il valore dei singoli prodotti», racconta Gazzotti, citando alcuni delle nostre eccellenze vendute all’asta, come il tartufo di Savigno, il carciofo violetto di San Luca, l’aceto balsamico e l’olio dei frantoi Valsanterno e Sapigni, ma anche il salmone norvegese Fjord.

Il ricavato dei biglietti per la cena (50 euro a persona) e quanto raccolto dal mercatino solidale e dall’asta enogastronomica andrà alla Fondazione Ant. Per l’anno prossimo, dopo tre edizioni dell’iniziativa di beneficenza con l’asta enogastronomica, Gazzotti sta già pensando a nuove idee, ma «il cibo resterà protagonista», assicura. E nel ricordare i numeri di Ant dell’anno scorso (20mila visite gratuite e 10mila assistiti), la presidente del Comitato Eubiosia, cita il professor Franco Pannuti: «Eubiosia dal greco significa ’buona vita’. L’obiettivo della nostra attività è, infatti, garantire una buona qualità di vita anche nella malattia. Ed è quello che fa Ant: garantire la dignità di chi soffre. La nostra è una solidarietà corale, che fa bene al cuore».

Il Resto del Carlino, 2 dicembre 2024

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