Da domani a lunedì la manifestazione sempre in crescita. E c’è anche la notte bianca in 60 locali
«Un brindisi alla 13esima edizione del Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti». Alice Giuliani, Exhibition Manager di BolognaFiere, solleva verso l’alto il suo calice di Malvasia, presentando la rassegna che avrà luogo, da domani fino al 25 novembre, su una superficie di 30mila metri quadrati distribuiti nei padiglioni 28, 29, 30 e 36 dello spazio fieristico. Oltre mille vignaioli italiani (+23 rispetto al 2023), due delegazioni straniere e 32 olivicoltori indipendenti nella tre giorni di festa più importante per i vignaioli
italiani. «Sarà tutto un insieme di racconti e di condivisione con le persone», afferma Stefano Pizzamiglio, consigliere nazionale Fivi – Federazione italiana vignaioli indipendenti.
Anche quest’anno l’evento ha raccolto numerose adesioni tra i cittadini e gli operatori, infatti, sono più di 8mila i vini in assaggio di questa «eccellenza locale e di uno degli ambiti più innovativi del tessuto agricolo», parla Daniele Ara, assessore comunale all’Agricoltura. Inoltre, è stato assegnato il premio ‘Vignaiolo come noi’ al capitano della Virtus e campione Nba Marco Belinelli, e il ‘Vignaiolo dell’anno’ a Sergio Mottura; ed è confermata la collaborazione con Confcommercio Ascom Bologna e Amo – Associazione mescitori organizzati. In particolare, questa sera e domani, il clima di festa contagerà 60 locali cittadini attraverso il ‘Fuori Mercato’ e ‘La notte bianca della ristorazione’, che prevede l’apertura delle cucine aderenti all’iniziativa fino alla mezzanotte. «Il vino è il re dell’economia. Questa notte bianca è un modo di dire ‘grazie e benvenuti’ a tutti i vignaioli che arriveranno in città», parla Giancarlo Tonelli, direttore generale Confcommercio Ascom Bologna.
Spazio anche alle tradizionali masterclass, con sei incontri che arricchiranno il programma. Realizzati in collaborazione con Alma, il più autorevole centro per l’alta formazione in cucina e nell’ospitalità italiana a livello internazionale, le lezioni targate Fivi avranno come filo conduttore il tema ‘tempo e generazioni’, attraverso il racconto dei vignaioli. Saranno loro a guidare la degustazione di alcune peculiarità dell’enologia italiana: dal Franciacorta al Sagrantino, dal Cannonau al Vinsanto. La sesta masterclass, è a cura della Fioi – Federazione italiana olivicoltori indipendenti, ed è interamente dedicata all’olio, tra verità e falsi miti.
Giovanni Di Caprio, Il Resto del Carlino – 22 novembre 2024