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Credito d’imposta per ricostruire. Dalla legge di bilancio 700 milioni. «I privati non anticiperanno nulla»

 L’unico onere per i privati sarà comunicare lo stato di avanzamento dei lavori Contributi e rimborsi a credito di imposta, per aiutare privati, imprese e professionisti, che hanno visto case e aziende finire sott’acqua, a rialzarsi. Una boccata d’aria arrivata ieri, con due distinte ordinanze, disposte la prima dalla struttura commissariale del generale Francesco Paolo Figliuolo, l’altra dalla Regione. Una misura, quella firmata da Figliuolo, che consente ai privati di ottenere dallo Stato l’intero ammontare della cifra necessaria a coprire gli interventi di ricostruzione privata. Allo scopo, attraverso la Legge di Bilancio, sono stati stanziati 700 milioni di euro che si aggiungono a 1,2 miliardi di euro già nella disponibilità del commissario. In sostanza, i costi per la ricostruzione di case o attività commerciali danneggiate dalle alluvioni saranno interamente sostenuti dallo Stato, senza alcun onere per i privati, che saranno però obbligati a presentare, di volta in volta, la documentazione per ciascuno stato di avanzamento lavori. Dopo avere ottenuto il decreto di concessione da parte del commissario straordinario, i privati potranno andare in una delle banche che hanno aderito alla convenzione tra l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti, e aprire un cosiddetto ‘conto tecnico’, un conto corrente senza spese, sul quale verranno accreditate le risorse economiche da utilizzare per pagare i lavori.

L’interessato non dovrà quindi anticipare denaro, ma sarà lo Stato a farlo. Per quanto riguarda i contributi erogati dal Commissario attraverso le risorse già disponibili (1,2 miliardi di euro), al 19 novembre dalla piattaforma Sfinge risultano 2.620 domande, complete di tutta la documentazione richiesta. Di queste,1.812 pratiche (69% del totale) sono state concluse con esito positivo: 1.478 riguardano famiglie e 334 imprese. Gli importi concessi ammontano complessivamente a 72 milioni di euro, suddivisi in 42 milioni destinati alle famiglie e 30 milioni alle imprese, con metà delle somme già erogate come anticipo ai beneficiari. La Regione, invece, ha disposto un sostegno fino a 20mila euro alle imprese e ai professionisti danneggiati dall’alluvione di settembre. L’ordinanza, firmata ieri dalla presidente facente funzioni e commissaria delegata, Irene Priolo, «snellisce le procedure. Per la prima volta infatti non sarà necessaria la perizia per richiedere il sostegno. Una risposta importante per il ritorno alla normalità in tempi brevi». II contributo, spiega la Regione, è rivolto alle attività produttive, al commercio e ai professionisti e andrà a coprire spese relative al ripristino della sede, delle pertinenze, dei beni strumentali, delle scorte, dei beni mobili, degli impianti, gli interventi di pulizia e le spese di delocalizzazione. Le domande possono essere inoltrate online fino al 31 marzo. II contributo, che non riguarda le imprese agricole, verrà erogato in due fasi: un anticipo di 10mila euro e un saldo fino a ulteriori 10mila.

Il Resto del Carlino, 21 novembre 2024

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