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Pianoro, una ferita aperta. “Speranza nel nuovo presidente”

Corsi d’acqua in sicurezza. E l’opposizione deve vigilare”

Una vittoria schiacciante quella di Michele de Pascale e del centrosinistra, anche in territori come Pianoro, duramente colpiti dall’alluvione, in più tranche. Un segnale che, senza mezzi termini, significa la fiducia nel partito che già era alla guida della Regione anche nei periodi in cui si sono verificate le terribili alluvioni. Fiducia che, però, viene riposta nel centrosinistra con una forte speranza che il passo cambi nettamente e che, d’ora in avanti, venga fatto di più per il territorio. L’affluenza alle urne nel pianorese è stata elevata: più del 60 per cento dei voti sono andati alla coalizione di centrosinistra e più del 50 per cento delle persone aventi diritto sono andate a esprimere la loro preferenza. Come ci raccontano alcuni residenti e lavoratori della Val di Zena.

Il primo a parlare delle elezioni è Fabrizio Lazzarini, titolare, insieme alla famiglia, del bar trattoria Al Botteghino, attività che ancora si deve rialzare dall’alluvione di ottobre scorso: «Sono andato a votare, come ho sempre fatto. A ora posso solo riporre massima speranza nel nuovo presidente. Mi auguro davvero che si inizi a guardare più da vicino i problemi della Val di Zena e che, assieme agli abitanti, si cerchi un modo per metterci in sicurezza davvero e non trovarci più in questa situazione». Dello stesso avviso anche Ettore Baldazzi che in Val di Zena gestisce uno storico ed importante centro ippico: «La situazione qui da noi è ancora grave. Fango da spalare in grande quantità, i cavalli ancora sfollati altrove e non possiamo pensare di vivere tutto questo ancora. Abbiamo visto, io in primis, nell’ultimo anno, sopralluoghi di tanti tecnici della Regione Quando gli ho proposto un progetto per sistemare radicalmente l’alveo, nella mia zona, e metterci in sicurezza non si sono neanche degnati di dirmi che poteva essere rivisto, cambiato insieme: lo hanno snobbato. Quindi sono andato a votare nel la speranza che adesso si cambi radicalmente il passo – sottolinea –. A prescindere da chi è il nuovo presidente mi auguro che venga fatto il lavoro che meritiamo per vivere e lavorare sicuri come si dovrebbe sempre assicurare ai propri cittadini. A far qualcosa si può anche sbagliare, ma a non far nulla, come in questo caso si sbaglia sicuro. Avanti, in modo diverso e per davvero nella direzione delle proprie comunità».

A parlare è anche il portavoce del Comitato Val di Zena, Claudio Pasini: «Certo che sono andato a votare, non votare significa unicamente lasciare che siano altri a scegliere per te. Al nuovo presidente della Regione Michele de Pascale auguro buon lavoro e gli chiedo che mantenga gli impegni che si è preso te della Regione per la messa in sicurezza dei territori, dare vita a un’Agenzia regionale specializzata negli interventi di messa in sicurezza del territorio, cercare, fuori dalle polemiche, un accordo istituzionale con il governo sulle cose da fare, lavorare con il governo per semplificare e accelerare le procedure di accesso ai contributi. A Elena Ugolini chiedo di svolgere l’importante funzione democratica di controllo, pungolo e stimolo del Governo regionale». A votare è andata anche la residente di Botteghino, Patrizia Martignani: «Sono andata a votare perché ritengo sia un privilegio. Al nuovo presidente chiederei di non fare la parte di quelli che restano con il cerino in mano: devono partire da zero, utilizzare al 100 per cento i fondi Pnrr anche per gli alluvionati. Se mi è concesso sottolineo, poi, che chiederei leggi effettivamente a tutela degli animali siano essi domestici, fauna selvatica, o allevamento».


Zoe Pederzini, Il Resto del Carlino – 19 novembre 2024

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