Alla presenza dei vertici di Ascom e Confesercenti e del sindaco Matteo Lepore
«Le salumerie bolognesi sono le uniche imprese in cui si tramanda di padre in figlio un sapere (la lavorazione e la vendita dei salumi e dei formaggi) che fonda le sue radici nella qualità, l’artigianalità e la storia. Un patrimonio di valori che non ho esitato a difendere l’agosto scorso dagli attacchi gratuiti del New York Times («Bologna è un mangificio di mortadella», era l’accusa, ndr) ricordando gli investimenti e i sacrifici fatti dai nostri operatori per lanciare il Tagliere dei Salsamentari», così Matteo Lepore, sindaco di Bologna, ha salutato ieri dirigenti e soci della Mutua Salsamentari 1876, riuniti per il tradizionale pranzo di fine anno nel ristorante Tulipano dell’Admiral Park Hotel di Ponte Rivabella a Zola Predosa.
«Tra due anni – ha ricordato il residente Davide Simoni – festeggeremo i 150 anni di fondazione e lo faremo con un manuale di salumeria a fumetti dove i protagonisti saranno i nostri soci più rappresentativi. Di ieri e di oggi». I Salsamentari hanno comunque voluto festeggiare un altro 150/o anniversario, quello della nascita nel 1874 di Guglielmo Marconi, nominando socio onorario perpetuo Gianni Pelagalli, creatore e gestore del Museo della Comunicazione e del Multimediale, per l’impegno che da anni mette nella promozione della grandezza del genio di Guglielmo Marconi. «È dal 1989 – ha ricordato Pelagalli – che gestisco il mio museo che è il più visitato in assoluto dalle scolaresche di Bologna e di tutta Italia». Plauso all’iniziativa da parte di Confcommercio Ascom Bologna. «Come tutti i salumieri che operano sotto le Due Torri – ha sottolineato il direttore Giancarlo Tonelli – anche Pelagalli ha saputo trasmettere i valori e la storia di un genio come Guglielmo Marconi». E Loreno Rossi, direttore di Confesercenti Bologna, ha aggiunto: «La Salsamentari rappresenta il sapere di tutti i salumieri, Pelagalli tiene in vita il sapere di un genio a lungo sottovalutato e dimenticato. Il 22 novembre faremo la nostra assemblea a Villa Griffone di
Sasso, casa natale di Marconi».
Nicodemo Mele, Il Resto del Carlino – 18 novembre 2024