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Chemioterapia alle donne, due caschi per salvare i capelli

La campagna ’Di testa mia’ lanciata dalla Fondazione Sant’Orsola per le pazienti colpite da tumori: “Grazie alla Fondazione Marchesini Act l’obiettivo è stato raggiunto con venti giorni di anticipo”

Un dispositivo che permette di contrastare la caduta dei capelli durante la chemioterapia, per tutte le donne colpite da tumori al seno ginecologici.

Grazie alla donazione della Fondazione Marchesini Act, l’obiettivo della campagna “Di testa mia”, lanciata da Fondazione Sant’Orsola è stato raggiunto venti giorni prima. Infatti la Fondazione Marchesini Act, che dal 2021 coordina le iniziative di solidarietà della società, ha deciso di donare i 22.000 euro che mancavano per raggiungere l’obiettivo dei 44.000 euro necessari ad acquistare il primo dispositivo, con due caschi, che potrà così essere consegnato al Sant’Orsola entro Natale. Una generosità che si unisce a quella dei 255 bolognesi che avevano già dato il proprio contributo.

“L’obiettivo della Fondazione Marchesini Act è quello di prendersi cura della comunità. In questo progetto della Fondazione Sant’Orsola, la spinta verso l’innovazione e la ricerca tecnologica è messa a servizio dell’umanizzazione delle cure – sottolinea Valentina Marchesini, presidente di Fondazione Marchesini Act –. E’ importante per noi dare un contributo all’acquisto di dispositivi che possano accompagnare e sostenere le donne in un momento difficile della vita, perché possano affrontarlo con più forza possibile”.

“Grazie alla grande generosità di Bologna e delle sue imprese – commenta il presidente di Fondazione Sant’Orsola, Giacomo Faldella – siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo e il primo dispositivo, con due caschi, arriverà così entro Natale. Così, confortati da questo slancio, abbiamo deciso di proseguire nella raccolta, per portare presto al Policlinico un secondo dispositivo, che garantisca questa opportunità ad un maggior numero di donne”.

Non perdere i capelli durante le cure permette di preservare la propria immagine e di essere più a proprio agio con se stessi, ma non solo. Per raggiungere questi obiettivi un’azienda inglese ha ideato un dispositivo che, provocando il raffreddamento controllato del cuoio capelluto, può evitare la perdita dei capelli, bloccando l’effetto del chemioterapico sul follicolo pilifero. Il casco viene applicato alla paziente mezz’ora prima dell’inizio della chemioterapia e tenuto fino a mezz’ora dopo il termine. Ogni dispositivo comprende due caschi e si stima possa aiutare almeno 100 pazienti ogni anno. Offre risultati importanti per chi è in cura con i due principali chemioterapici utilizzati per tumori al seno o ginecologici.

Ora la raccolta fondi continua sulla piattaforma Ideaginger, fino al 6 dicembre, e anche dopo sul sito di Fondazione Sant’Orsola (www.fondazionesantorsola.it).

il Resto del Carlino, 15 novembre 2024

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