Gran parte della forza lavoro composta da giovani e da donne
Il settore alberghiero nel 2023 ha impiegato un massimo di 313.506 nel mese di luglio. Si tratta di record, con il precedente picco (210.132 lavoratori) registrato nel 2019, anno precedente alla crisi pandemica. Ciò si traduce in un aumento del 6,6% degli occupati rispetto ai livelli pre-pandemia. A delineare lo scenario
sono i dati contenuti nell’archivio dei lavoratori dipendenti dell’Inps, elaborati da Federalberghi in collaborazione con l’Ente Bilateràle Nazionale per il Turismo (EBNT), da cui emerge come il settore riesca a dare risposte concrete alle esigenze occupazionali delle categorie di lavoratori che solitamente hanno maggiore difficoltà, in particolare ai giovani (quasi la metà del totale) e alle donne (52,8%), favorendo la conciliazione tra i tempi di vita, di lavoro e di studio. Inoltre, la significativa presenza (30,8%) di manodopera straniera, cha arriva a rappresentare il 41 % degli occupati nel Nord-Est, evidenzia la centralità del settore nei flussi di lavoratori un fattore positivo di integrazione e di rafforzamento del tessuto sociale. «Il quadro che emerge dalla ricerca è per noi la conferma che il comparto sta andando
nella direzione giusta» commenta il presidente della federazione degli albergatori, Bemabò ~ .
«Per le fasce solitamente più penalizzate nel mercato del lavoro si è, infatti, registrata una crescita proprio nel settore del turismo. L’auspicio è che si tratti di una vera e propria tendenza, destinata a produrre ulteriori sviluppi anche con il supporto e l’attenzione costante della nostra categoria,,. Entrano nel dettaglio dei dati, il 77% dei dipendenti risulta assunto a tempo pieno e il restante 23% a tempo parziale. I lavoratori assunti a tempo indeterminato nel 2019 erano 78.917, nel 2023 sono diventati 75.961 (il 33,9% del totale). Cresce anche la dimensione media delle aziende alberghiere, passata da 12,1 lavoratori dipendenti nel 2019 a 13,4 nel 2023 (con un picco di 16,1 dipendenti a luglio). Il Trentino-Alto Adige è la regione con più lavoratori dipendenti nell’alberghiero con 33 .440 unità. La seconda terzo il Veneto con 24.119. Seguono,
l’Emilia-Romagna che occupa 20.638 lavoratori dipendenti e la Toscana che ne registra 17 .998. Da ciò si evince che più di un dipendente su tre (36,4%)negli alberghi è impiegata nelle regioni del Nord-Est. Le Isole, invece, sono quelle con la minor percentuale (9,2%) ma anche quelle che dal 2019 hanno avuto
l’incremento percentuale maggiore ( + 15%). La provincia con più occupati è quella di Bolzano con 23.406 lavoratori nel settore alberghiero. Al secondo posto si è classificata la provincia di Roma con 13.366 dipendenti, terza Milano con 12.739. Quarta la provincia di Venezia che ha registrato 11.571 dipendenti
e quinta quella di Napoli con 11.122.
Italia Oggi, 11 novembre 2024