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Ascom incontra i candidati. «Insieme per il domani delle nostre imprese»

Le priorità di Postacchini e Tonelli nel documento inviato oggi agli associati. «I commercianti del terziario hanno valore sociale e aiutano le comunità»

«In campagna elettorale si parla soprattutto di diritti, mentre noi vogliamo dire che ci sono dei doveri». Ed è per questo che Confcommercio Ascom raduna sedici candidati, tutti bolognesi, all’Assemblea legislativa regionale, mettendo al centro il documento stilato dall’associazione di categoria dell’Emilia Romagna in cui emergono temi e valori chiave del mondo del terziario, trainante per il nostro territorio. Tra le priorità, combattere la desertificazione dei negozi nelle città, la tutela del commercio di vicinato e la ricreazione di un contesto di piena legalità e diffusa sicurezza. Il tutto con l’obiettivo di stringere i nodi tra «il pubblico e il privato» per scrivere «insieme il nostro domani». «Ci togliamo i cappelli politici, mettendo a punto un ’listone’, che domani (oggi, ndr) sarà inviato a tutte le nostre imprese associate – inizia il presidente Enrico Postacchini –. Qui sono contenuti temi che trattiamo quotidianamente, dal commercio alle infrastrutture, coinvolgendo le problematiche dell’abitare e la famiglia. Inseriamo anche doveri e senso di appartenenza e responsabilità nei confronti della società».

Una società formata, a livello regionale, da più di «390 mila imprese attive, di cui oltre 232 mia nel mondo del terziario – illustra il direttore generale Giancarlo Tonelli –. Una realtà significativa, dimostrata non solo dai numeri», ma anche dai valori che i commercianti riflettono sulle nostre comunità. Sono dieci, quelli segnalati da Tonelli: «Capillarità e diffusione, localizzazione, fattore umano, relazione, radicamento, presidio, ruolo sociale, territorio, comunità locale e gestione familiare – elenca il direttore –. Questo significa che il commerciante va al di là della mission imprenditoriale: i nostri associati hanno valore economico e sociale, si impegnano a dare aiuto e assistenza al territorio e alla comunità».

Se ad allarmare sono le serrande che si abbassano (3.549 unità in calo dal 2012 al 2023, con un calo nel terziario del 20%), Tonelli allontana la demonizzazione del turismo. «Overtourism in Emilia-Romagna? Sinceramente no – scandisce –. Siamo a tre milioni di arrivi in provincia, non sono certo i 18 di Firenze. Anzi, il turismo ha svolto un lavoro importante, assorbendo i problemi di impiego, coinvolgendo molte attività, dagli alberghi ai pubblici esercizi». Tutti spunti per gli interventi dei candidati in sala: Silvia Zamboni di Alleanza Verdi Sinistra, Andrea Babbi e Antonella Protti Riguzzi per i civici con Michele de Pascale, Daniele Corticelli per Elena Ugolini presidente, Valentina Castaldini di Forza Italia, Donatella Bellini, Marta Evangelisti e Francesco Sassone di FdI, Matteo Di Benedetto, Lorenzo Garagnani e Giulio Venturi per la Lega, Giovanni Teofilo Tommaso Cavalieri per i 5 Stelle, Francesco Critelli, Raffaele Donini e Irene Priolo per il Pd, Serse Soverini per i riformisti di Emilia-Romagna Futura con de Pascale.

«La Regione può fare tanto per chi fa impresa – apre Corticelli – e si può intervenire con contributi aggiuntivi sul tema dell’apprendistato», che per Soverini è «impossibile burocraticamente. Ma mi batterò sull’immigrazione con un canale di ingresso basato sulla formazione professionale». «Non siamo a favore dell’e-commerce – dice Zamboni – e ci piacerebbe che il commercio seguisse il mondo biologico». «Il mio impegno sarà a difesa degli agricoltori e degli allevatori», annuncia Garagnani, mentre secondo Venturi «servono concretezze per un’Emilia- Romagna che guarda al futuro valorizzando il passato, colmando le inefficienze degli ultimi anni». Per Evangelisti «i negozi di vicinato necessitano di istituzioni che sappiano cogliere le loro peculiarità».

«Dobbiamo dare ai cittadini la possibilità di avere capacità di spesa», riflette Cavalieri. Babbi con la lista civica invece sarà «in piazza ad ascoltare le realtà piccole, dando voce all’impresa». Alla luce di questo «dobbiamo darci, insieme, appuntamento dopo il voto per trovare un punto di incontro», annuncia Castaldini. Chiude Priolo, presidente facente funzione della Regione. «Dobbiamo pensare nel prossimo mandato a come investire le risorse per irrobustire i nostri sistemi».

Mariateresa Mastromarino, Il Resto del Carlino – 8 novembre 2024


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