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Zivieri trova casa all’ex Pappagallo

Ristorante con macelleria annessa. E un crowdfunding per crescere. Tonelli (Ascom): “Bologna e il suo centro storico continuano ad essere attrattivi”

«Contiamo di festeggiare Pasqua 2025 in città e Pasquetta in fattoria», dice Aldo Zivieri, annunciando la futura nascita di un ristorante di cucina bolognese con annessa macelleria in piazza della Mercanzia, negli spazi che furono dello storico Pappagallo. Ma non finisce qui: la famiglia Zivieri, eccellenza dell’Appennino che decide di tornare in città, ha infatti immaginato di allargarsi creando Club Zivieri, che accoglie tutti coloro che si sentono affini a una certa visione di vita e certi valori. Per diventare membri, si partecipa alla campagna di equity crowdfunding che si aprirà il 6 novembre e finirà il 3 dicembre sulla piattaforma Mamacrowd, mirata a raccogliere sostegni al progetto dello spazio ristorativo che riporta il ‘Made in Zivieri’ nel centro città. Missione della raccolta del gruppo, partito da un piccolo negozio aperto a Monzuno nel 1987. è «Bologna e il suo centro storico continuano a essere attrattivi» raggiungere la cifra massima di 4,5 milioni di euro (il minimo è 2,5 milioni); chi vuole diventare investitore può partire da un investimento di 500. Perché le ‘pezzature’ sono di cinque tipi: da 500 a 1.000 euro, da 1.000 a 49.000 euro, da 50.000 a 250.000 euro, da 250.000 a un milione, oltre un milione. Emil Banca è il primo investitore ufficiale con 250.000 euro: «Noi investiamo con molta prudenza – dice il presidente Gian Luca Galletti -, ma abbiamo guardato con attenzione il business plan e la redditività. Il crowdfunding non è beneficenza, è un investimento».

«II motivo principale per cui abbiamo deciso di avviare questo percorso è dato dalla volontà di uscire dal contesto puramente familiare – spiega Aldo Zivieri -. Il Gruppo Zivieri avrà sempre un’impronta familiare, ma oggi, dopo una valutazione durata più di un anno, abbiamo individuato questo strumento di raccolta di capitali che ci dà la possibilità di offrire a chi ci conosce, ma anche a chi non ci conosce ed è attratto dalla nostra imprenditorialità, un percorso di investimento finanziario che possa portare a risultati nel medio e lungo termine». Aggiunge: «A Fico abbiamo realizzato in tre anni 4,5 milioni di fatturato; Romanzo, al Mercato di mezzo, ne faceva 800.000. Solo la macelleria che apriremo stimiamo possa realizzare ricavi per almeno 600.000 euro».

Tutte le categorie di quote del crowdfunding prevedono un beneficio fiscale del 30% riconosciuto subito, buoni sconto per chi aderisce nella prima settimana e sconti nei negozi e nei ristoranti Zivieri. L’obiettivo che si dà il gruppo, chiude Zivieri, «è raddoppiare il fatturato attuale. Un euro investito oggi sarà più di un euro a fine piano». Grandi sostenitori del progetto Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom («Bologna e il suo centro storico continuano a essere attrattivi»), e Daniele Ravaglia, presidente di Bologna Welcome («Bisogna puntare su eccellenze come queste»).

Benedetta Cucci, Il Resto del Carlino – 31 ottobre 2024

Zivieri in piazza della Mercanzia aprirà macelleria e ristorante

La nota azienda dell’Appenino sbarca in città e apre un crowdfunding per crescere

La famiglia Zivieri, già conosciuta per essere titolare dell’omonima macelleria e da qualche tempo anche di una fattoria con agriturismo, è quasi pronta ad approdare nel cuore di Bologna, in piazza della Mercanzia, dove fino a non molti anni fa c’era il ristorante Pappagallo, e lo farà con un nuovo ristorante con macelleria. Se tutto andrà secondo il cronoprogramma, il taglio del nastro sarà in primavera, a metà aprile indicativamente, così da portare sotto le Due Torri i propri valori e i propri prodotti, quell’artigianalità e quella filiera chiusa controllata che hanno portato alla crescita del gruppo.

II gruppo Zivieri, nato nel 1987 con la prima macelleria a Monzuno sull’Appennino e ampliatosi grazie a un’operazione di acquisizione nel corso del 2024 con un’azienda agricola con agriturismo sulle colline di Sasso Marconi per un totale di go ettari di boschi, pascoli, orti e allevamenti, ha infatti visto crescere il proprio fatturato dai 45o mila euro del 2010 ai circa tre milioni del 2023 e ora è pronto a guardare oltre. Ieri, nell’annunciare la nuova apertura in centro, l’azienda ha infatti presentato anche un equity crowdfunding, sostenuto da Emil Banca e volto a raccogliere risorse da destinare allo sviluppo delle proprie attività. L’obiettivo, così come spiegato dalla famiglia stessa, è quello di riuscire a convincere investitori, sia grandi sia piccoli, a puntare sul futuro dell’azienda che, a sua volta, vorrebbe raddoppiare il proprio fatturato nell’arco dei cinque anni del piano di finanziamento.

Allo stesso tempo, come si può leggere nella pagina del crowdfunding, il progetto di espansione verso ristorazione e vendita al dettaglio riguarda nuovi spazi a Bologna ma anche a Modena. La campagna prenderà il via il 6 novembre e andrà avanti fino al 3 dicembre, con l’intento di riuscire a raccogliere un massimo di 4,5 milioni di euro e un minimo di 2,5 milioni. Chi volesse partecipare allo sviluppo del progetto potrà acquistare quote da diverse «pezzature»: le più piccole vanno da 500 a 1.000 euro, fino a quella più grande per investimenti da oltre un milione. Tutte le categorie di quote prevedono un beneficio fiscale del 30% riconosciuto subito, buoni sconto per chi aderisce la prima settimana e sconti nei negozi e nei ristoranti Zivieri. «Vogliamo uscire dal perimetro familiare — ha spiegato Aldo Zivieri —. Dopo una valutazione di un anno, abbiamo scelto uno strumento che dà la possibilità di offrire a chi ci conosce un investimento finanziario che possa portare un risultato. La nostra azienda può interessare a chi è già nostro cliente, ma anche a imprenditori che cercano un ritorno finanziario. L’obiettivo è raddoppiare fatturato attuale. Un euro investito oggi, sarà più di un euro a fine piano».

Tra i primi investitori Emil Banca, che acquisterà una quota da 250 mila euro. «Emil Banca investe con molta prudenza— ha detto il presidente Gian Luca Galletti —. Abbiamo guardato il business plan e la redditività. II crowdfunding non è beneficenza, è un investimento». Ma il supporto alla famiglia è anche quello di Ascom e di Bologna Welcome: «Bologna è cresciuta in termine di presenze turistiche — ha concluso il presidente id Bologna Welcome, Daniele Ravaglia — . Sono le eccellenze come queste, quelle su cui puntare».

Federica Nannetti, Corriere di Bologna, 31 ottobre 2024

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