Resta al talk di Rcs Academy. Di città che devono affrontare le sfide del cambiamento climatico ha discusso Enrico Postacchini di Confcommercio
Autobus e navi green, nuova mobilità, modelli innovativi per le città a impatto zero ed economia circolare. Si è chiusa ieri la sesta edizione di Green & Net Zero Talk, il ciclo di incontri organizzato da Rcs Academy e Corriere della Sera per raccontare il futuro verde delle metropoli. Ferruccio Resta, presidente del Centro nazionale per la mobilità sostenibile ha definito il sistema dei trasporti italiani non ancora «resiliente ai cambiamenti climatici» ricordando però i passi avanti fatti sulle infrastrutture grazie ai gemelli digitali e all’Ai: «Tramite software che ‘parlano’ con l’infrastruttura attraverso i sensori oggi riusciamo ad avere un modello digitale delle nostre città. Il che permette di intervenire in maniera più efficace sulle criticità». E poi c’è l’intelligenza artificiale «che possiamo addestrare per trovare soluzioni agli eventi estremi».
Lorenzo Rossi di MoyvonGruppo Autostrade per l’Italia, ha fatto il punto sul traffico del Bel Paese ricordando come in Italia «il 90% delle persone si muova ancora su gomma così come 1’85% delle merci». Al punto che digitalizzare l’infrastruttura è diventato fondamentale per una manutenzione al meglio. Marco Girelli di Alphabet Italia ha invece messo in fila i numeri del noleggio rispetto alla transizione green, ricordando come la quota sul parco auto sia passata «dal 6% al 30%» con flotte Euro 6, meno inquinanti rispetto al parco italiano che conta «10 milionidi pre Euro 4». Sulla svolta elettrica dice Daniela Biscarini di Ewiva: «Siamo abilitatori della transizione e contiamo 1200 punti di ricarica ultrafast. La copertura non è un tema che spaventa oggi i clienti». Resta semmai la questione dei costi posto «un parco circolante di auto solo elettriche fermo a quota 260 mila». Carta importante nella mobilità sostenibile è infine l’e-bike sharing, come ha sottolineato Matteo Pertosa, ceo di Vaimoo.
Nella giornata focus anche sulla blue economy che si tinge di verde. Per Andrea Bombardi di Rina «è importante che i porti capiscano la necessità di diventare hub energetici» mentre Sonia Sandei di Wista Italy, ha ricordato i 700 milioni nel Pnrr per il cold ironing in porto «che consente alle navi di collegarsi, consumare energia elettrica e abbattere le emissioni». Maria Bifulco di Prysmian ha poi spiegato come nasce la filiera verde dei cavi sottomarini e l’importanza della certificazione E Path. Di città che devono affrontare le sfide del cambiamento climatico ha discusso Enrico Postacchini di Confcommercio. Sulle alluvioni in Emilia Romagna ha sottolineato come occorra «un piano Marshall idrico, non solo per gli smottamenti ma per scongiurare il rischio di non agganciare la ripresa». Mentre sul tema delle smart cities Giovanni Brianza di Edison Next ha parlato delle scuole: «24 mila edifici in Italia al termine del loro ciclo infrastrutturale» da trasformare in campus e comunità energetiche. Cristiana Fragola di Cbre Italy ha posto l’accento sul concetto di “città co-disegnate” attente alle esigenze dei bambini ma an che dei senior. In chiusura il tema dei rifiuticon Camilla Colucci di Innova te c e Carlotta Ventura di Amsa. Che su Milano ha ricordato «la nuova linea robotica dell’impianto di trattamento dei rifiuti RAEE nel carcere di Bollate. Un modello urbano più efficiente».
Diana Cavaicoli, Corriere della Sera -23 ottobre 2024